Tempo di lettura: 4 minuti

I capigruppo del consiglio regionale della Campania hanno approvato un ordine del giorno in merito al ruolo peculiare nella promozione dello sviluppo locale delle banche di credito cooperativo quali istituti finanziari di prossimità territoriale ispirati a principi e valori mutualistici. A tutte le forze politiche va il nostro ringraziamento per questa iniziativa che va nella direzione del sostegno al territorio campano, al tessuto economico e a tutti i cittadini. La delibera è stata assunta dal consiglio regionale con voto unanime su proposta di tutti i capigruppo“. Lo ha dichiarato il presidente della Federazione delle Banche di comunità Campania Calabria Amedeo Manzo a seguito dell’approvazione dell’ordine del giorno nel corso della seduta del primo dicembre scorso.
Sono 11 le BCC che hanno la sede legale nella regione Campania con 153 sportelli e 329 ATM diffusi nel territorio con presenza in 112 comuni, in 56 dei quali sono l’unica presenza bancaria; le BCC rappresentano un modello di banca attento alla redditività sociale mantenendo anche negli ultimi anni di congiunture difficili il presidio locale al servizio della clientela con un ruolo attivo a favore dello sviluppo delle economie locali, dell’inclusione, della promozione della stabilità e della concorrenza.
La finanza mutualistica reinveste il risparmio sul territorio in cui è stato raccolto (il 95% degli impieghi deve essere erogato nell’area di competenza della BCC); le banche di credito cooperativo per la loro vocazione di istituti a stretto contatto con le comunità locali possono svolgere un ruolo privilegiato di raccordo con i territori per attività di particolare rilievo quali l’accesso all’edilizia sociale, credito alla piccola imprenditoria, sostegno alle comunità energetiche, valorizzazione dei piccoli borghi nelle aree interne; la rete delle banche di comunità sostiene le imprese anche nelle fasi di crisi economica avendo le BCC del mezzogiorno sostenuto il finanziamento dell’economia reale sia durante il periodo della doppia recessione (2008 2013) che negli anni successivi segnati dalla grave emergenza pandemica; le potenzialità operative delle BCC sono negativamente limitate da un regime di controlli iperburocratico del tutto inconferente con le caratteristiche di questa peculiare figura di istituti mutualistici e di prossimità; tali limitazioni discendono da una normativa europea che impone adempimenti burocratici del tutto inappropriati per banche con una simile dimensione e relative caratteristiche operative; tali criticità non si verificherebbero se le stesse BCC non fossero attualmente qualificate dalle norme e dalle prassi di vigilanza dell’unione bancaria quali banche significant, ovvero significative sotto il profilo del rischio, a causa di una illogica disciplina prevista dalla Banca centrale europea secondo la quale anche le banche less significant, ovvero con un’attività inferiore ai 30 miliardi quali sono tutte le BCC italiane, che fanno parte di un gruppo bancario significant vengono classificati e a loro volta individualmente quali banche significant. Tale illogica previsione comporta che il regime giuridico della singola banca non discende come sarebbe giusto dalle sue caratteristiche dimensioni soggettive ma dall’appartenere a un gruppo più vasto con pesanti conseguenze di natura regolamentare di supervisione in termini di oneri di natura normativa, amministrativa, informativa e di requisiti patrimoniali.
L’ordine del giorno, dunque, nel riconoscere la rilevanza del ruolo delle BCC sul territorio ha ritenuto di essere al fianco delle BCC e chiedere alla Giunta regionale di impegnarsi in tutte le sedi per sostenere la peculiarità del credito cooperativo, secondo indicazioni che anche altre regioni in Italia stanno seguendo“, ha osservato Manzo nel commentare il documento approvato che dichiara che “si rende necessario assumere una decisa iniziativa volta al superamento di tale logica e disciplina giuridica e finanziaria a livello europeo per valorizzare appieno, liberate da vincoli inappropriati, l’apporto delle BCC allo sviluppo economico locale e impegna la giunta regionale ad assumere le più opportune iniziative anche nei confronti del governo nazionale, del Parlamento della Repubblica per sollecitare una modifica in sede europea dell’attuale regime giuridico delle BCC per le finalità di cui in premessa, utilizzando le occasioni rappresentate dalla presenza del governo italiano in seno al consiglio dell’Unione Europea e della prossima discussione in sede di parlamento del draft report sul pacchetto bancario 2021 (recepimento di Basilea tre+ nell’ordinamento Ue)“.