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“Una storia già vista quella del Movimento 5 Stelle alle comunali: dopo aver distrutto elettoralmente i comuni, ora Conte chiederà di ricostruire, cancellando i vecchi attivisti e proponendo al momento delle candidature persone che con il Movimento non hanno mai avuto niente a che fare – dichiara il consigliere Maria Muscarà, ex appartenente al Movimento 5 Stelle – sottolineo la mia decisione di aver lasciato un movimento senza prospettive che ha vissuto di rendita per un po’, dopo gli anni del boom a cui non crede più nessuno. La solita narrazione dal “abbiamo vinto” al “dobbiamo ricostruire”. Ci vogliono almeno 10 comuni per raggiungere il loro 30%, mentre la media li imbarazza appoggiandosi ai voti del PD che tanto disprezzava. Il Movimento 55 fiducie (quelle per il governo Draghi), non è più credibile, proprio perché Conte va a dire nelle piazze il contrario di quello che fa; un esempio? La guerra iniziata da chi ha firmato il primo decreto, loro, e tutti quelli del 2022. Questi risultati sono la prova provata del compito affidato a Conte di cancellare il Movimento 5 stelle, riuscito egregiamente. Rimane nell’angolo Fico che cerca di farsi dimenticare, si sta godendo il ruolo di ex presidente della Camera, continua a non cercarsi un lavoro nonostante le promesse del fu Movimento 5 Stelle, come quello dei mezzi pubblici, oppure vorrà tornare come alternativa tra qualche anno”.