Sono arrivate puntuali le recensioni Istat aggiornate sulle esportazioni delle regioni italiane nel primo semestre dell’anno. Come ampiamente rimarcato dai commenti degli esperti, nel frangente preso in esame dalle indagini le regioni più dinamiche sono state la Sardegna (con un export in aumento del 18,8%), la Calabria (+18,0%), il Molise (+14,2%), la Campania (+8,8%) e la Toscana (+8,7%).
Ecco che allora le opinioni sulle vendite all’estero sono ancora una volta particolarmente positive per la Campania, regione peraltro tradizionalmente votata all’export. Più in generale, a splendere nelle recensioni relative ai primi sei mesi dell’anno in corso è il Sud Italia, con un incremento delle vendite oltre confine dell’1,9%, e le Isole, che fanno segnare un incremento del 7,3%.
Risultano sempre estremamente interessanti i commenti degli analisti su quelle che sono le destinazioni più importanti per l’export nazionale e regionale. Tra le variazioni più significative individuate dalle ultime recensioni si evidenzia quella della Campania verso la Svizzera, con un flusso di vendite che ha fatto registrare un incremento del 63,6%. Da sempre, come confermato dalle opinioni degli esperti, la Svizzera ha un ruolo da protagonista per l’export delle regioni italiane: a giocare a suo favore sono diversi fattori, quali la vicinanza geografica, l’importante capacità di spesa nonché la facilità di comunicazione con le imprese italiane.
Come sottolineato dai consulenti di Co.Mark, la nota società di consulenza per lo sviluppo del business internazionale (oggi business unit di Warrant Hub) proprio la Svizzera è stata a lungo la prima destinazione del menswear Made in Italy: anche nelle ultime recensioni gli elvetici sarebbero tuttora tra i principali mercati di destinazione, insieme a Francia, Cina e Corea del Sud.
Nei commenti degli analisti al margine delle recensioni si individuano gli elementi di forza che hanno permesso alla Campania di aumentare di quasi 9 punti le vendite all’estero: confermando le opinioni degli esperti di internazionalizzazione, buona parte del successo è da riconoscere ai comparti degli articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici.
Questi settori, si legge nei commenti, hanno visto crescere le vendite all’estero in modo significativo anche in Toscana e Lazio, apportando complessivamente un 2% in più alle variazioni dell’export nazionale.
Guardando alle altre regioni, le indagini aggiornate individuano i più importanti contribuiti all’export, tra questi i flussi di vendite della Toscana verso Turchia (+ 275,8%) e Stati Uniti (+40,0) e quelli del Friuli-Venezia Giulia verso gli Stati Uniti (+ 119,3%). Questo a confermare ancora una volta le opinioni dei consulenti di CoMark, che vedono negli USA uno dei più importanti mercati extra-UE per le imprese italiane, per via del loro grande potere di acquisto e per il loro costante apprezzamento dei prodotti Made in Italy, sinonimo di ben fatto.
Vale infine la pena riportare i commenti degli analisti dell’Istituto Nazionale di Statistica per quanto riguarda l’export a livello delle singole province: a spiccare c’è per l’appunto la provincia di Napoli, insieme a quelle di Arezzo, di Firenze, di Latina e di Gorizia.