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Siamo sotto organico di 1.300 magistrati e per la prima volta siamo in grado di colmare gli organici di 1.300 unità perché abbiamo istruito quattro concorsi e un quinto è in fieri, ma soprattutto abbiamo i soldi. Ma qual è il problema? In parte è amministrativo e normativo e lì provvediamo noi, in parte sono le Commissioni che giudicano sulle assunzioni dei magistrati composte anche da avvocati e docenti universitari: qualche giorno il professore manca, un altro giorno l’avvocato ha una causa etc. Ma quali che siano le ragioni, queste Commissioni non forniscono, tranne casi rari, un risultato che sia pari al tempo che impiegano per esercitare il loro mandato“. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che a Cetara ha partecipato al convegno di Magistratura Indipendente. Il ministro Nordio, nel corso del suo intervento, ha aggiunto: “Bisogna che chi fa parte delle Commissioni, visto che non viene inserito d’ufficio ma lo chiede, sappia che non è una sine cura e nemmeno una gratificazione anzi è un munus publicum estremamente importante, un servizio essenziale. Ma è un servizio che deve rendere. Quindi, non è pensabile che uno lavori una settimana e poi si interrompe. Bisogna, salvando ovviamente anche l’efficienza psichica dei componenti affinchè non commettano errori, aumentare il numero delle sottocommissioni dei magistrati che ne fanno parte. Tutto questo dipende, in minima parte dal Ministero e in gran parte dal Csm. Ho detto e ripetuto che, da parte nostra avrete tutto il sostegno, ripeto ci sono anche i soldi, per accelerare queste procedure. Perché se noi riuscissimo a lavorare come si dovrebbe – ha concluso Nordio – noi avremmo la possibilità con i concorsi in atto e con denari a disposizione, di riempire per la prima volta dal 1946 la pianta organica dei magistrati”.