NAPOLI – Vincenzo De Luca prenota il Plebiscito per la sua manifestazione a favore della pace indetta per il prossimo 28 ottobre.
L’appuntamento nella piazza più importante di Napoli dalla quale, negli ultimi anni, il centrosinistra si è tenuto lontano per la difficoltà di riempirla, sa di sfida raddoppiata. Perché il fronte delle adesioni è spaccato. E anche perché, poco prima che il Governatore parlasse nel suo consueto appuntamento settimanale su Facebook, il coordinatore regionale di Forza Italia, l’europarlamentare Fulvio Martusciello, detta una breve nota con la quale boccia senza appello l’operato del centrosinistra a Napoli.
Partiamo proprio da quest’ultimo: “E’ un fallimento annunciato quello di Manfredi: incapace di governare una città complessa come Napoli che si ritrova senza una guida, col traffico impazzito, sporca e trasformata in un multificio. Ma la sua incapacità è anche quella dei suoi assessori improvvisati e incompetenti. Manfredi sta portando Napoli allo sbando, ne prenda atto”.
Quanto a De Luca. Nel rilanciare la manifestazione del 28 ottobre, cita le adesioni dei Vescovi Campani, della Caritas, del Napoli Calcio, delle Università, della Cgil e della Uil.
E dice che la sua “è l’unica proposta in campo” per giungere a un cessate il fuoco, con l’obiettivo di vedere “un gruppo di lavoro internazionale che comprenda anche Cina e India” capace di avviare una “conferenza di pace” nella quale discutere anche dello sblocco delle forniture energetiche sul modello dello sblocco delle navi che trasportano il grano ucraino.
“Almeno una proposta noi la mettiamo in campo dopo sette mesi di guerra”, rimarca il Governatore.
Il quale dice la sua anche sull’avvio della legislatura con le elezioni di Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana a capo dei due rami del Parlamento.
Per il primo dice che si è trattata ”di un’operazione Scilipoti”, dove “si sono acquistati voti dall’opposizione”. “Ora (La Russa, ndr) spero solo che smetta di andare in giro con la panza da fuori”.
Per il secondo, il leghista Lorenzo Fontana, De Luca ricorda le sue frasi shock sulla presunta “spiritualità di Putin” e la “marcia sulla regressione dei diritti”: “Non c’è limite al peggio”, tuona il Governatore. Il quale, come Manfredi questa mattina, confida di “aspettare con ansia il nuovo governo”. La battaglia è solo all’inizio.