Come ogni settembre, anche quest’anno la fruizione della Carta del Docente è stata sospesa momentaneamente, in modo da poter procedere alla rendicontazione generale, condizione necessaria per partire con l’erogazione dei nuovi bonus. La ripresa del regolare funzionamento era prevista per lo scorso 18 settembre, ma in realtà i docenti che provino ad accedere al proprio portfolio si vedono ancora recapitare il seguente messaggio: “Informiamo i docenti che al momento l’accesso in piattaforma è inibito in quanto sono in corso degli aggiornamenti al sito finalizzati all’avvio della nuova annualità”.
Inevitabili i malumori: con la carta del docente, infatti, è possibile acquistare libri di testo, ingressi a spettacoli e film, abbonamenti a teatro e cineforum, e materiale informatico necessario alle attività didattiche: tutte spese che per gli stipendi dei docenti italiani, tra i più bassi del mondo, risultano piuttosto gravose, soprattutto considerando i docenti/genitori, che come tutti gli altri, in questo periodo, sono alle prese con l’acquisto dei libri di testo dei propri figli. L’anno scolastico è già iniziato da un po’: se, infatti, gli studenti riprendono la frequenza scolastica intorno alla metà di settembre, maestri e insegnanti, ogni anno, tornano in servizio il primo settembre e, nel caso della scuola secondaria superiore ancora prima, nel corso dell’ultima settimana di agosto, per poter svolgere gli esami di riparazione.
Quest’anno, in particolare, il ritorno della Carta è particolarmente atteso anche da parte dei supplenti al 31 agosto, che fino ad ora erano esclusi dal beneficio: stesso discorso per alcuni docenti precari, pur non ancora in possesso del contratto a tempo indeterminato. A loro si rivolge questo avviso pubblicato sul sito della Carta del Docente: “Per eventuali richieste di riconoscimento del bonus Carta del Docente è necessario trasmettere copia della sentenza al Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) all’indirizzo di posta certificata [email protected]. La richiesta dovrà riportare il codice fiscale del docente ricorrente e le annualità per le quali è stato riconosciuto il contributo.Il Ministero, una volta esaminata la richiesta, la inoltrerà a Sogei che provvederà ad accreditare sul borsellino elettronico le annualità dovute al docente”.
Particolarmente utile si rivela una delle funzionalità della Carta del Docente: il recupero delle quote non utilizzate. Se, infatti, a disposizione di ciascun docente ci sono 500 euro annui, nel caso in cui per una o più annualità non sia stata spesa tutta la quota, il rimanente viene sommato al nuovo importo, consentendo un investimento maggiore negli anni successivi. La possibilità ha assunto un valore ancora maggiore da quando, dopo l’esperienza del Covid e della DAD, molto insegnanti si sono visti costretti all’acquisto di una strumentazione informatica adeguata per trasmettere le lezioni a distanza, o, come ancora accade anche dopo la conclusione dell’emergenza sanitaria, a partecipare da remoto ad alcune riunioni di servizio (dipartimenti; corsi di aggiornamento e formazione interni, riunioni sindacali, etc). Senza contare che quella del docente è una delle professioni più legate alle esigenze della formazione professionale: in parte, gli insegnanti ottemperano alla quota di ore in formazione obbligatoria partecipando alle iniziative organizzate dagli istituti stessi in cui operano, ma una quota importante di attività di formazione resta, invece, a cura del singolo insegnante che, quindi, deve pagare attività di aggiornamento e formazione professionale ai vari Enti preposti, che commercializzano la propria offerta tramite la piattaforma Sofia (https://sofia.istruzione.it/), una risorsa ministeriale che mette a disposizione un ampio catalogo di attività, solo in minima parte gratuite, disponibili on-line. Dopo l’acquisto o la prenotazione dell’attività prescelta, che il docente potrà pagare anche utilizzando la Carta, e dopo la reale frequenza e partecipazione alla formazione, su Sofia viene rilasciato il certificato di frequenza utile alla relativa certificazione. Sia per accedere alla Carta del Docente, sia per la piattaforma Sofia, occorre essere in possesso di SPID o di CIE.