A completamento di un percorso di osservazione e di analisi della situazione esistente negli istituti di pena della provincia di Salerno relativamente ai primi sei mesi dell’anno, il garante campano delle persone sottoposte al carcere Samuele Ciambriello ha presentato questa mattina al Comune di Salerno, alla prese dell’assessore alle Politiche Sociali, Paola De Roberto, i dati relativi proprio alle condizioni degli internati.
Nei tre istituti di pena della Provincia di Salerno, nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2022, sono state registrate 951 eventi critici tra infrazioni disciplinari, tentativi di suicidio e scioperi della fame e/o sete. A Fuorni appaiono rilevanti le criticità riguardanti la carenza di professioni socio-educative. Tra gli interventi più significativi, che da una parte si è trovato d’accordo con le critiche mosse dal garante ma dall’altro canto ha aperto una riflessione sull’intero sistema giudiziario ma anche sulla rivoluzione in arrivo tra 11 giorni con l’applicazione della riforma Cartabia, quello reso dal capo della procura di Salerno Giuseppe Borrelli.
“C’è assolutamente la necessità di diminuire la custodia cautelare e le misure di detenzione perché le strutture non consentono un percorso riabilitativo– ha detto Borrelli- La nuova riforma avrebbe dovuto essere preceduta da una sorta di comunicazione sui suoi contenuti alla società perché non tutti sanno che tra 11 giorni cambierà praticamente tutto e credo che l’introduzione di una serie di istituti di particolarmente favorevoli per chi commette reati possa determinare in breve tempo reazioni varie da rendere vano un percorso lungo ed anelato come quello affrontato dalla riforma”.