L’aumento dell’occupazione in Campania è stato accompagnato dall’aumento del reddito, che però è diminuito in termini reali per la significativa erosione del potere d’acquisto indotta dal consistente incremento dei prezzi al consumo. E’ quanto emerge dallo studio della Banca d’Italia di Napoli sull’economia delle famiglie della Campania nel 2022: con dati di Prometeia si sottolinea come il reddito disponibile nominale delle famiglie è cresciuto del 5,9% beneficiando dell’aumento dell’occupazione, ma “un aumento dei prezzi ha tuttavia determinato – spiega l’analista della Banca d’Italia Luca Sessa – una contrazione del reddito reale dello 0,9% in linea con la media nazionale”.
La Banca d’Italia analizza anche le soglie di povertà in Campania: nel 2021 circa il 12% delle famiglie campane era in povertà assoluta di fronte alla media del 7,5% in Italia, mentre povertà e diseguaglianza potrebbero essersi ridotte di oltre 2 punti nel 2022. In questo periodo di guerra e di inflazione è forte anche la riduzione del potere di acquisto di famiglie cadute ora in ‘povertà energetica’. Il miglioramento della fase ciclica ha favorito la riduzione per oltre un decimo del numero di famiglie beneficiarie del Reddito o della Pensione di cittadinanza; più di un ottavo dei nuclei residenti in regione ha usufruito di tali interventi. Nel 2022 i consumi si sono ancora ampliati, raggiungendo in termini reali i livelli del 2019. Nel corso dell’anno la loro ripresa è stata condizionata dal deterioramento del clima di fiducia per gli eventi bellici in Ucraina e dai rincari; questi ultimi hanno riguardato maggiormente beni essenziali che rappresentano un’ampia quota della spesa dei nuclei a basso reddito.