Ennesima polemica tra la Regione Campania e il Governo, con tanto di botta e risposta domenicale infuocato tra il governatore De Luca e il ministro delle Autonomie Calderoli. Oggetto del contendere, le dichiarazioni dell’esponente leghista che venerdì scorso, in una intervista al Sole 24 Ore, accusava la Campania di cattiva gestione delle risorse. Auspicando “una spending review regionale che stani le inefficienze. Il Veneto ha 4,8 milioni di abitanti contro i 5,6 milioni della Campania, ma per il personale spende quasi la metà e per l’acquisto di beni e servizi, tra cui l’energia, circa un quinto. Sono differenze che vanno motivate, oppure eliminate. Non voglio togliere risorse al cittadino campano, voglio che quei soldi siano spesi meglio”. Già venerdì la Regione aveva risposto, con il vicegovernatore Bonavitacola e poi con una nota ufficiale dell’Ente, contestando i dati di Calderoli: “Non si chiarisce se sono riferiti all’Ente Regione o in generale alla spesa pubblica. In ogni caso sono cifre del tutto spropositate. Operazioni di pura demagogia con
numeri campati in aria che nascondono le sperequazioni reali e soprattutto un dato scandaloso relativo al riparto del Fondo sanitario nazionale nell’ambito del quale la Regione Campania ancora oggi è la più penalizzata d’Italia, derubata nell’ultimo decennio di almeno 2,5 miliardi”. Archiviato lo scambio di venerdì, oggi De Luca riapre le ostilità; irritato, spiega chi lo conosce, da come esponenti di centrodestra abbiano cavalcato le cifre di Calderoli. E sui social attacca ad alzo zero: “Piccola demagogia, piccoli politicanti, grandi somari. Nel ribadire che la Campania si presenta come un modello di trasparenza e di rigore spartano, che è pronta alla sfida dell’efficienza e al confronto dei dati con qualunque livello istituzionale, mi limito – a 40 gradi all’ombra – a una sola considerazione conclusiva e preventiva, rivolta soprattutto a interlocutori del Nord: per favore, a Ferragosto niente grappini”. Gli risponde a stretto giro il ministro per gli Affari regionali e le autonomie: “Questi dati sono rilevazioni del Siope, ovvero il Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici della Ragioneria Generale dello Stato. Dati ufficiali che evidentemente qualcuno non ha mai letto. Con o senza grappini. La matematica non è un’opinione e i numeri son numeri: leggerli può far male anche al Nord ma, in questo caso, fa male soprattutto ai cittadini del Sud, che finalmente potranno comprendere come siano andate le cose fino ad oggi”.
Calderoli-De Luca, duro scontro su gestione risorse
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