Tempo di lettura: 3 minuti

A seguito di una mirata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, i Carabinieri della Stazione di Ariano Irpino (AV) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare del divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico e divieto di comunicare con qualsiasi mezzo alle persone offese, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un quarantaseienne di San Valentino Torio per il reato di atti persecutori nei confronti della ex moglie e del figlio minore.

Le indagini, avviate e concluse nel mese di luglio 2022, hanno consentito di acquisire gravi indizi in ordine alla sussistenza di una reiterata attività vessatoria posta in essere dal prevenuto nei confronti della moglie separata di quarantasei anni e del figlio di anni nove: in particolare, a seguito di un periodo conflittuale, risalente almeno all’anno 2013, subito dopo la nascita del figlio, allorquando il rapporto coniugale entrava in crisi per poi definitivamente cessare, l’uomo, a partire dall’anno 2017, poneva in essere sistematici atti di morbosa e invasiva aggressività, con costanti e ripetuti contatti telefonici a mezzo applicativo Whatsapp (videochiamate e messaggi anche vocali), nei confronti dell’ex moglie e del figlio, con una progressione sempre più crescente di violenza sino a minacciarli di morte e in modo da cagionare loro un perdurante e grave stato di ansia e di paura, ingenerando loro un fondato timore per la propria incolumità, al punto da costringerli ad alterare le proprie abitudini di vita.

È stata acquisita, altresì, messaggistica esplicita che confermava le dichiarazioni della vittima in ordine agli ultimi episodi persecutori del 9, 12, 13, 15, 16, 22 e 23 luglio del corrente anno.

Il G.I.P. presso il Tribunale di Benevento ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari a carico dell’indagato, accogliendo la richiesta della Procura di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto antistalking per controllare gli spostamenti dell’uomo che dovrà mantenere la distanza di almeno 600 metri dall’ex moglie e dal figlio.

A tal fine, è stato applicato il braccialetto elettronico anche alla vittima su suo espresso consenso.

Il braccialetto elettronico anti-stalking” , introdotto dal “Decreto sicurezza” D.L.n.113/2013, poi ribadito nel cd. ”Codice Rosso” (L. n.19 del luglio 2019), si sostanzia essenzialmente in un doppio dispositivo, uno dei quali deve essere tenuto anche dalla vittima, nella forma di un GPS che avviserà quest’ultima nel caso di avvicinamento dell’aggressore, contemporaneamente allertando i servizi di controllo, ai quali verranno inviati anche i dati per la geolocalizzazione di vittima ed aggressore. 

É la prima volta che nel territorio della provincia di Benevento viene applicato un simile strumento di controllo a distanza di una persona indiziata di atti persecutori nei confronti delle vittime.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.