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Raccontiamo il bene: è il rapporto annuale di Libera sul riutilizzo sociali dei beni confiscati. È stato presentato oggi alla biblioteca Annalisa Durante di Napoli. Dai dati proposti, emerge che in Campania il numero delle realtà del terzo settore impegnate nella gestione dei beni confiscati è in crescita: attualmente sono 186 i soggetti coinvolti, distribuiti in 59 comuni, con un incremento rispetto allo scorso anno, quando erano 170 in 56 comuni. Questo dato conferma la Campania tra le regioni più attive sul fronte del riutilizzo sociale, seconda solo alla Sicilia. A livello nazionale, il censimento di quest’anno ha registrato 1.132 realtà impegnate nel recupero di beni in 398 comuni, un dato in crescita rispetto ai 1.065 soggetti censiti nel 2024 in 383 comuni. Alla presentazione sono intervenuti il referente di Libera Campania, Mariano Di Palma; il responsabile beni confiscati di Libera Campania, Riccardo Christian Falcone; l’assessore alla Legalità della Regione Campania, Mario Morcone; la dirigente del servizio beni confiscati del Comune di Napoli, Nunzia Ragosta; Enrico Tedesco, segretario Fondazione Polis. Nel corso dell’incontro è stato ribadito il valore del riutilizzo sociale dei beni confiscati come strumento di giustizia e di crescita collettiva. “I dati – ha spiegato Di Palma – ci dicono una cosa chiara: il riutilizzo sociale dei beni confiscati funziona, ma può e deve crescere ancora. In Campania, grazie al lavoro costante di associazioni, cooperative e istituzioni attente, abbiamo consolidato esperienze che trasformano patrimoni un tempo simbolo di potere criminale in presidi di legalità e giustizia sociale”. Per Falcone, “i numeri di Raccontiamo il bene delinenano un quadro positivo, ma sono anche un’occasione per rilanciare impegni e richieste fondamentali. È necessario rafforzare una comunità di pratica tra i soggetti gestori, per consolidare il riutilizzo sociale come modello virtuoso e valorizzare le innovazioni introdotte dall’Agenzia”.