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I carabinieri di Benevento e della stazione di San Leucio, all’esito dell’indagine coordinata dalla Procura di Benevento, hanno ricostruito quanto accaduto. Tutto è iniziato quando i militari, nel corso di controlli, fermarono a dicembre un’auto: a bordo c’erano due adulti ed un ragazzo con ferite sul volto. Da lì sono iniziate le indagini, dopo che i carabinieri non hanno creduto alla versione fornita. Si è così, capito che i tre giovani, si erano recati in un’abitazione di Benevento in Rione Libertà per risolvere pacificamente un litigio accaduto alcuni giorni prima con dei coetanei. Lì però sono stati sequestrati per diverse ore all’interno dell’abitazione, percossi e torturati, anche con l’uso di armi dai quattro uomini destinatari delle misure cautelari. Due dei giovani sono stati sottoposti ad un trattamento
degradante per la loro dignità per diverse ore nella notte tra il 17 e il 18 dicembre. Alle tre vittime sono stati sottratti anche cellulare, somme di denaro contante e l’autovettura con la
quale erano giunti in Benevento. L’auto, in particolare, era stata utilizzata dai sequestratori per trasportare le vittime agli sportelli bancari automatici e costringerle ad effettuare prelievi da conti correnti.