“Lunedì arriva a Bagnoli il presidente del Consiglio Meloni per siglare l’accordo per la riqualificazione di Bagnoli che sarà finanziata con i soldi del Programma di Coesione destinati alla Campania, 1,2 miliardi di euro. Non so cosa dire… Spero che l’on. Meloni dica almeno un grazie alla Regione Campania per quel miliardo e duecento milioni”. Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso dell’appuntamento settimanale sui social in vista della visita del premier in programma lunedì per la firma dell’accordo per Bagnoli. “Fitto – ha sottolineato De Luca – dice che sono fondi del bilancio nazionale e vorrei vedere…Ma con quei soldi avevamo previsto di pensare tutta una serie di opere nei comuni della Campania che adesso resteranno al palo”. “Benissimo – prosegue De Luca – abbiamo accettato anche questo, nessun problema, pur di firmare il Programma di coesione e invece ci chiedono altri passaggi coi ministeri. E allora perché non si firma l’accordo di coesione sottoponendo Campania, Sardegna e Puglia a procedure non utilizzate per le altre regioni?”.
Per la mancata firma sotto l’accordo di Coesione “come Campania ci prepariamo a presentare un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato, per porre fine a una condizione che ormai è vergognosa”. Così il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso dell’appuntamento social del venerdì. “Non so se Meloni ci comunicherà quando si firmerà l’Accordo di Coesione – ha aggiunto in riferimento alla imminente visita del premier – e non so cosa dirà lunedì. Ma sarebbe bello avere un confronto pubblico sereno e rispettoso per sentire per quali motivi dopo un anno ancora non si firma l’accordo di Coesione, e conoscere nel merito quali sono le motivazioni. Ma non so se avremo questa opportunità – ha aggiunto – e sarebbe stato bello se lunedì si fosse firmato anche l’accordo di Coesione con la Campania”. “Per coprire Bagnoli – ha sottolineato De Luca – abbiamo dovuto cancellare alcune opere, ma la mancata firma dell’accordo sospende tutta una serie di interventi che sarebbero potuti partire domani mattina”. Nel merito il governatore cita lo stadio Collana di Napoli (intervento da 50 milioni), il completamento della metro da Piscinola a Capodichino, la sistemazione esterna del Centro Direzionale, la riqualificazione di Napoli Est. “Tutto bloccato – spiega De Luca – come il polo ospedaliero, il Santobono, la gara per la ristrutturazione dell’ospedale Incurabili, la ristrutturazione del Cardarelli per ulteriori 50 milioni. Poi sono bloccati altre opere stradali nel resto della Regione, la programmazione culturale e spettacolare e altro ancora. Insomma – conclude De Luca – sarebbe stato bello firmare anche l’accordo di coesione che serve alle imprese, ai territori e alla cultura della nostra regione. E invece stiamo qui a contemplare operazioni propagandistiche fatte con i soldi nostri, della Regione, perchè già attribuiti da una delibera Cipes del 3 agosto scorso. Restiamo in fiduciosa attesa. Vedremo lunedì che cosa ci propone il presidente del Consiglio – le conclusioni di De Luca – intanto noi prepariamo un altro ricorso al Consiglio di Stato per sollecitare la nomina di commissario rispetto a una situazione francamente vergognosa”.