“L’attuale programma dell’Ordine, approvato a maggioranza dai consiglieri”, spiegano, “è totalmente contrario a quello pre-elettorale con il quale ci eravamo proposti ed eravamo stati premiati in sede di voto“.
Al centro delle motivazioni del dissenso: “il consistente aumento della quota d’iscrizione all’ordine, l’eliminazione delle agevolazioni previste per i giovani e gli over 65 e l’applicazione di una vergognosa sanzione di ben 40 euro per un solo giorno di ritardo nel pagamento della quota associativa“.
Per i quattro consiglieri, inoltre, non è assolutamente accettabile che “in sede di approvazione del bilancio, il 50% delle quote venga stornato alla FNOB, sottraendolo al bilancio dell’Ordine dei Biologi Campania e del Molise, mentre, questo importo potrebbe essere utilizzato per ridurre la quota di iscrizione”.
Gli oramai ex esponenti di Biologi per il Rinnovamento, mettono nel mirino anche l’attività di corsi e formazione, secondo loro onerosa, ed inoltre denunciano la totale assenza sia dai tavoli istituzionali, dove poter portare proposte concrete a favore della categoria, che la mancanza di commissioni scientifiche atte a coinvolgere i biologi del territorio.
Tutto questo, concludono i quattro consiglieri, “tradisce clamorosamente quella che era la nostra originaria missione per l’Ordine dei Biologi della Campania e del Molise”.
Per tali motivi, conclude la loro nota, “prendiamo le distanze dalla lista Biologi per il Rinnovamento, che, più che ’rinnovare’, ha deciso di riproporre le vecchie e oramai stantie pratiche di un tempo che credevamo morte e sepolte per sempre”, ma rinnoviamo il nostro impegno all’interno del Consiglio per continuare a rappresentare e tutelare gli iscritti della Campania e del Molise“.