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Scendere in campo per l’allenamento sul campo appena terminato, con gli operai che con il trapano fissano la rete mentre si gioca. E’ accaduto oggi a Napoli a Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti, le due stelle azzurre dell’Atp 250 di Napoli. Il torneo finora si è giocato solo sul campo centrale Arena, rifatto completamente dopo il flop del primo campo, ma da oggi pomeriggio si gioca anche sul nuovo campo D’Avalos, finito oggi. A provarlo per primo Berrettini che alle 15 è entrato in campo mentre una squadra di tre tecnici erano ancora impegnati a fissare la rete al terreno. L’avvio dell’allenamento è stato anche con uno dei tecnici che ha attraversato il campo abbassato davanti alla rete mentre i due tennisti palleggiavano. Qualche risata e leggerezza nel test ma alla fine è arrivato l’ok dai supervisori dell’Atp sul campo e alle 17 si comincia a giocare con il primo match tra il serbo Djere e il croato Gojo. “Napoli – ha detto Berrettini dopo l’allenamento – mi ha ricordato quando ci sono venuto quattro anni fa, ero 50 del mondo e ho tirato tanto per migliorare da quel giorno. E’ stata una bella rincorsa fino a primi dieci”. Berrettini ha anche risposto alla domanda su un termine partenopeo sulla giusta cattiveria in campo, la ‘cazzimma’: “Senza cazzimma – ha detto – non sarei arrivato dove sono nel mondo del tennis”.