“Dobbiamo continuare a combattere perché almeno 7mila persone sono morte nell’ultimo anno a causa dell’amianto, e circa 600 nella sola Campania”. Lo ha detto Ezio Bonanni, presidente dell‘Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) parlando all’incontro “Amianto e Sicurezza sul lavoro” che si è svolto oggi a Castellammare di Stabia nella Sala ‘Spazio Solidale’ della Chiesa di Santissima Maria del Carmine.
L’obiettivo dell’iniziativa è stato informare tutti i lavoratori del cantiere navale sui rischi dell’amianto e della loro pregressa esposizione.
“A essere maggiormente a rischio – ha spiegato Bonanni – in particolare sono i lavoratori impiegati nei cantieri navali, uno dei settori in cui si registra il maggior numero di casi di mesotelioma, e sono molti di più di quelli registrati dall’INAIL (1.318), che arrivano solo fino al 2018″.
Mario Fusco, responsabile Registro Tumori ASL Napoli 3 Sud ha poi evidenziato l’importanza del Registro Tumori di Popolazione, che in Campania “copre l’intero territorio regionale”.
“E’ uno strumento di fondamentale importanza per il monitoraggio della patologia oncologica sul territorio, – ha aggiunto Fusco – compresi i tumori professionali; questi ultimi, e particolarmente i mesoteliomi, sono monitorati con particolare attenzione considerato che sono maggiormente concentrati in aree produttive riconosciute a maggior rischio, tra cui l’Area Stabiese per le attività di cantieristica navale ivi dislocate”.
Nel corso del convegno/assemblea pubblica, sono intervenuti, tra gli altri, il sen. Sandro Ruotolo, giornalista, e componente della segreteria nazionale del PD, Giuseppe Vacchiano, professore di medicina legale dell’università del Sannio.
Amianto e sicurezza sul lavoro: 600 i morti in Campania
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