“I giochi sono fatti da Franceschini a Lollobrigida con la stessa linea, passando per il simulacro di un sindaco che non ha coinvolto la cittadinanza per la destinazione dell’Albergo dei Poveri; la classe dirigente si muove per decidere del Palazzo del ‘700 più grande d’Europa qualche “progettucolo” – dichiara il consigliere Muscarà – si firmano protocolli d’intesa con il governo e si dividono migliaia di metri quadrati di palazzo tra musei, università e biblioteche che già hanno una sede ed una destinazione. Una finta apertura ai cittadini per qualche progetto anche temporaneo intanto manca un assessore alla cultura al comune di Napoli e senza una politica di tutela e valorizzazione si rischia di perdere tutto. Al di là della fretta che non si capisce, ci sono 80 famiglie di diseredati che vivono lì dentro, un edificio totalmente pericolante; dei lavori neanche iniziati e già procedono a spartizioni enormi. Vogliamo chiarezza e trasparenza su tutte le decisioni prese per l’Albergo dei Poveri. All’ex ministro Carfagna furono affidati oltre cento progetti dei cittadini, ma nessuno è stato preso in considerazione? Intanto il ministro Franceschini raggiungerà ciò che voleva, lo spostamento della Biblioteca Nazionale dalla Reggia a Palazzo Fuga. Urge un Commissario di Governo per arginare questa pericolosa deriva!”.
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Albergo dei Poveri, Muscarà: “Spartizioni del palazzo con lavori mai iniziati”
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