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Era diventato l’incubo di imprenditori e vicini di casa, un uomo di 42 anni, residente ad Eboli, finito a giudizio a seguito dell’aggressione di numerose persone residenti nella Piana del Sele e condannato ad un anno e otto mesi di carcere dal giudice della Prima Sezione Penale del Tribunale di Salerno, Viviana Centola.
I fatti risalgono al 2019 quando, l’uomo armato di un oggetto in ferro tagliente, una spranga di ferro, colpì ripetutamente alle spalle, alla testa e alle braccia, il titolare di una scuola guida di Eboli, ferendolo gravemente mentre lo minacciava di morte. L’imprenditore era finito nel mirino dell’aggressore dopo essere stato coinvolto in un incidente stradale tra la sua autovettura e la motocicletta di proprietà del 42enne. Episodio che vide sin da quel momento, l’inizio di minacce di morte e aggressioni nei confronti dell’imprenditore da parte del 42enne che si recava presso l’ufficio della scuola guida per insultare e aggredire il titolare.
Stessa sorte toccò ad altre due vittime, due vicini di casa del 42enne ebolitano, anche loro minacciate di morte e feriti. Tra le vittime dell’uomo, anche un appartenente alla Polizia di Stato che il 42enne diffamò e minacciò sui social.
A far rinviare a giudizio il 42enne una delle vittime che assistita dall’avvocato Pietro Fasano, denunciò tutto ai carabinieri e alla Procura.
Azioni che come emerso nel corso del dibattimento dall’esito dell’esame del perito nominato dalla Procura, scaturisco dall’accertamento che il 42enne, che attualmente si trova in carcere per un’altra vicenda giudiziaria, è affetto da un disturbo di doppia personalità con vizio parziale di mente.
Fatti questi, che hanno portato il tribunale a condannare l’uomo ad un anno e otto mesi di carcere, oltre al pagamento delle spese processuali, oltre al risarcimento danni da determinare nell’ambito di un giudizio civile e da liquidarsi nei confronti del titolare della scuola guida.