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Sono diecimila i campani, gli stranieri e i visitatori di altre regioni che alloggeranno in agriturismo in uno dei giorni del ponte del 25 Aprile, alla ricerca della tranquillità e del buon cibo a contatto con la natura. E’ quanto emerge da una stima di Coldiretti e Terranostra Campania in occasione della diffusione dei dati Federalberghi. Per la festa della Liberazione si conferma il ritorno alle scampagnate nelle vacanze degli italiani dopo due anni di primavere segnate dal Covid e dalle necessarie misure di restrizione per la pandemia.

In Campania – calcolano Coldiretti e Terranostra Campania – sono presenti oltre 700 agriturismi nelle cinque province, dall’Appennino alle isole del Golfo, dalla Penisola al Cilento. Se la cucina è una delle ragioni principali per scegliere l’agriturismo, sono sempre più spesso offerti programmi ricreativi come l’equitazione, il bike touring, il tiro con l’arco, il trekking, ma non mancano attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici. In Campania l’offerta agrituristica è sempre più ricca e variegata, con crescita continua del turismo culturale e del turismo “green”. La rete degli agriturismi cresce insieme ad un modello di agricoltura che è presidio del territorio e custode di un patrimonio di 569 prodotti agroalimentari tradizionali, grazie al quale la Campania è la prima regione d’Italia per biodiversità. Nella rete degli agriturismi Campagna Amica a valorizzare la biodiversità del cibo ci sono gli agrichef, i cuochi contadini, che portano in tavola le ricette della tradizione, valorizzando le produzioni a chilometro zero.

I ponti di primavera rappresentano un appuntamento molto atteso dal settore agrituristico – conclude Coldiretti – con le aziende che hanno perso nel 2021 ben il 27% delle presenze rispetto a prima della pandemia nel 2019, soprattutto per effetto del crollo degli stranieri ma anche degli italiani, secondo l’analisi di Coldiretti.