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Abuso dei metodi correttivi, maltrattamenti in famiglia e violenze sessuali di gruppo: aumenta il numero di reati nei confronti dei minori nel 2024. I dati emergono dal rapporto del Servizio analisi criminale della direzione centrale della Polizia criminale.   
In generale secondo il dossier – che prende in esame sia il biennio 2022-2023, sia i primi sei mesi del 2024 confrontati con l’analogo periodo dell’anno precedente – le vittime sono soprattutto bimbe o ragazzine minori di 14 anni e tra gli autori delle violenze la maggioranza è costituita da uomini, italiani, di età compresa tra i 35 ed i 64 anni (60%). Nel 2024 c’è stato anche un incremento della diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite mentre aumentano inoltre i casi di adescamento online (+4%). Sale dell’83% il numero delle vittime di pornografia minorile.    
Nel primo semestre di quest’anno i delitti commessi ai danni di minori sono stati 20.502 a fronte dei 18.721 nello stesso periodo del 2023, con un aumento del 10%: i reati con maggiore incremento sono l’abuso dei mezzi di correzione o di disciplina (22%), i maltrattamenti contro familiari e conviventi (15%), la sottrazione di persone incapaci (15%) e la violenza sessuale di gruppo (14%). Le segnalazioni nei confronti degli autori delle violenze – molto più spesso uomini (80%) – segnano un balzo in avanti del 19%. Il 60% degli autori dei reati risulta avere un’età compresa fra 35 e 64 anni. Molto inferiori le percentuali delle altre fasce: 18% per gli autori d’età compresa tra i 25 ed i 34 anni; 13% per quella tra i 18 e i 24 anni; 5% per quella tra i 14 e i 17 anni e 4% per quella al di sopra dei 65 anni. Tra gli autori, risultano predominanti gli italiani (63%) rispetto agli stranieri mentre tra quelli stranieri predominano quelli di nazionalità romena (12%), marocchina (11%) e albanese (5%). Riguardo alle violenze sessuali di gruppo invece, gli autori di età compresa tra 14 e 17 anni sono il 42% e quelli tra i 18 ed i 24 anni rappresentano il 56%.    
Riguardo alle violenze online, il servizio di Polizia postale e per la sicurezza cibernetica evidenzia un calo dell’11% dei reati di sextortion, con meno vittime nella fascia di età compresa tra i 10 e i 13 anni (-50%). Aumentano invece i casi di adescamento online (4%) e cyberbullismo (7%).