Tempo di lettura: 2 minuti
Duecento tonnellate di pesce sequestrato insieme a 233 attrezzi, 746 illeciti tra amministrativi e penali e sanzioni che ammontano ad oltre un milione di euro. Sono i risultati dell’operazione ‘e-fisching’ compiuta dalla Guardia Costiera a tutela della filiera della pesca. Il dispositivo messo in campo – coordinato a livello nazionale dal Centro di Controllo Nazionale Pesca del Comando Generale della Guardia Costiera e articolato a livello territoriale sui Centri di Controllo Area Pesca (Ccap) delle 15 Direzioni Marittime regionali – ha visto l’impiego di oltre 1.500 militari e oltre 450 tra mezzi terrestri e aeronavali della Guardia Costiera e ha portato, ad oggi, all’effettuazione di 10.000 controlli a tutela del prodotto “made in Italy”.
Tra le attività più significati quella delle Guardia Costiera di Roma-Fiumicino, congiuntamente al personale della Asl Roma, che ha posto sotto sequestro 670 kg di prodotto ittico scaduto in un centro di distribuzione all’ingrosso di Roma, destinato a essere distribuito ai ristoranti etnici.
La Guardia Costiera di Ravenna, nel monitorare le piattaforme social ha individuato un video, divenuto virale, del proprietario di un ristorante etnico che per strada puliva un tonno. A seguito dei controlli effettuati nel ristorante, sito nel centro di Bologna, è stato rintracciato del prodotto ittico congelato non tracciato e pertanto è sottoposto a sequestro; La Guardia Costiera di Livorno ha sequestrato in una pescheria di Prato 70 esemplari di granchio cinese, la cui detenzione allo stato vivo e la commercializzazione sono vietate in quanto inserita nella lista europea delle specie altamente invasive.
Complessivamente nel 2024 è di oltre 9 milioni di euro l’importo totale delle sanzioni comminate, con oltre 800 tonnellate di prodotto irregolare sequestrato e oltre 100mila le verifiche e ispezioni approfondite sia in mare che lungo la filiera commerciale. “Quest’operazione – ha commentato il Comandante Generale della Guardia Costiera Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlonesi inquadra in un sistema di controlli consolidato, che viene svolto costantemente dalla Guardia Costiera, in mare come a terra, nell’ambito delle sue competenze in dipendenza funzionale del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, che consentirà agli italiani di acquistare sul mercato prodotti ittici sicuri e di qualità, garantendo una filiera ittica virtuosa in grado di valorizzare e tutelare il lavoro degli operatori del settore che rispettano le normative vigenti e promuovendo il prodotto made in Italy”.