Oggi è stato l’ultimo giorno per presentare emendamenti al decreto che riformerà lo schema del bonus edilizio. Per il ministro dell’Economia il sistema della cessione è fallito, mentre una soluzione che non comporti problemi per la finanza pubblica è possibile
“Speriamo di dare risposte risolutive. – ha sottolineato Giorgetti – Io sono assolutamente favorevole al sistema delle detrazioni: 5, 10 anche 20 anni. Il principio è che non si debba passare necessariamente dal sistema della cessione che è fallito e che ha mandato in tilt il sistema delle banche e di chi devono acquistare”.
“Abbiamo sensibilizzato le istituzioni e le banche. Le banche e le Poste hanno annunciato che ricominceranno, in un quadro di maggiori certezze che abbiamo dato sotto il profilo giuridico, ad acquistare questi crediti”. Ha spiegato Giorgetti, che annuncia l’elaborazione di un sistema, “una specie di piattaforma”, che dovrebbe in qualche modo permettere di smaltire tutto l’arretrato.
Riferendosi alla mole di crediti ancora incagliati, il ministro ha quindi spiegato che questa situazione “non si è venuta certo a creare per i provvedimenti di questo governo ma è ereditata dalla grande confusione e dal Far West che si era venuto a creare nel 2020-22. Quelli che sono in difficoltà – ha aggiunto – sono coloro che hanno iniziato i lavori nel 2022 in epoca antecedente il governo Meloni”. Nella piattaforma dovrebbero essere coinvolte alcune delle più importanti partecipate pubbliche, disponibili alla compravendita dei crediti che le banche non riescono ad assorbire.