Dalla fotografia del movimento turistico degli italiani di Federalberghi realizzata da Tecnèemerge che gli italiani prenotano con un anticipo di almeno un mese e scelgono principalmente il soggiorno in hotel; si dedicano allo sci ed in generale ad attività sportive, a passeggiate e a esperienze legate ad eventi enogastronomici; sono pronti a rinunciare a località troppo care per via della minore capacità di spesa, ma non alla possibilità di fare un
soggiorno in montagna, magari aggiustando il tiro per evitare di sforare con il budget. In particolare per le settimane bianche la spesa pro-capite comprensiva di tutte le voci (trasporto, alloggio, cibo, impianti, corsi di sci e divertimenti) è pari a 670 euro per persona. La prima voce di spesa è quella per i pasti (29.8%), seguita dal pernottamento (28.4%) e dal viaggio (19.6%). Al momento di scegliere l’alloggio confermano la predilezione per l’albergo (26.8%), seguito dai bed & breakfast (23.3%). Seguono casa di parenti e amici (16.1%) e il rifugio alpino (13.0%). La maggioranza delle prenotazioni è fatta con largo anticipo: il 41.2% un mese prima, l’8.1% un mese e mezzo prima, il 10.6% due mesi prima e tra tre e quattro mesi prima il 4.5%.
I criteri che guidano la scelta della località sono: la sua bellezza naturale (73.4%) e le caratteristiche che la rendono ideale per divertirsi (22.9%). Le principali attività svolte durante questo periodo di vacanza sono: relax (65.1%), passeggiate (63.8%) e partecipazione a eventi enogastronomici (59.1%). Per quanto riguarda i week end sulla neve la spesa pro-capite comprensiva di tutte le voci è pari a 257 euro per persona, così ripartiti: per i pasti il 26.5%, per il pernottamento 21.7%, per le spese di viaggio il 17.3% e per lo shopping 6.8%. L’alloggio preferito in questo caso è la casa di parenti ed amici (40.0%), seguita dai bed & breakfast (38.3%), dal rifugio alpino (6.7%) e dall’albergo (6.4%). In questo caso gli italiani prenotano a ridosso della vacanza: il 41.3% tre settimane prima e il 41.4% quindici giorni prima. Tra i criteri che guidano la scelta, oltre alla sua facilità di raggiungimento (67.2%) troviamo le bellezze naturali che offre (52.6%).
Il 60.0% dei vacanzieri del fine settimana che sono stati condizionati dall’inflazione sulle scelte per la vacanza, ha rinunciato alla settimana bianca a causa dell’aumento dei prezzi. Tra gli individui intervistati che non andranno in vacanza, il 59.7% ha rivelato di non partire per motivi economici; il 18.1% per l’aumento dei prezzi ed un altro 14.8% per motivi familiari. Viste le recenti condizioni meteo che hanno portato copiose nevicate nei giorni successivi al termine delle interviste e il ridotto scarto temporale tra la prenotazione e la vacanza nel week end, il numero di vacanzieri sulla neve potrebbe aumentare.