Roma – Un’energia coinvolgente e un mix di sonorità e melodie che permettono al pubblico di fare un salto indietro nel tempo. Applausi per Irene Grandi al Teatro Olimpico, lunedì 10 ottobre, per la tappa romana del suo tour ‘Io in blues’. Un live, della durata di quasi due ore, che ha ripercorso la vita della cantautrice toscana partendo dalle sue origini, da quel blues con il quale è cresciuta, facendo un grande atto d’amore ad alcuni artisti internazionali e italiani che lo hanno reso immortale, fino agli ultimi singoli.
Una Irene, quella vista sul palco, sempre grintosa, vogliosa di sviluppare nuovi generi e di concedersi sempre più al suo pubblico. Il concerto, interamente realizzato in chiave soul, ha permesso di riscoprire generi appartenenti ad artisti del calibro di Etta James, Tracy Chapman, Willie Dyxon per poi passare a Mina, con la bellissima ‘E poi’ sino al grande Pino Daniele con l’indimenticata ‘Se mi vuoi’ e ‘Quanno chiove’. E se del “vero uomo in blues” si parla, sono proprio per lui le parole più belle della Grandi, cresciuta con la sua musica, grazie all’amore che sua mamma nutriva, da sempre, per Pino Daniele. Un sentimento che, di lì a poco, ha portato la stessa Irene ad amarlo profondamente e ad averlo, negli anni a seguire, come vero e proprio maestro.
Lo spettacolo continua, con Irene sul palco c’è una ricca band: il chitarrista Max Frignani, Pippo Guarnera all’organo Hammond, Piero Spitilli al basso e Fabrizio Morganti alla batteria. Al termine della scaletta l’artista propone le canzoni che hanno caratterizzato la sua discografia. Da ‘Finalmente io’, ‘Bum Bum’, e ‘Lasciala andare’ a ‘Bruci la città’, con la quale ha travolto la platea e ha ottenuto una standing ovation.