Era l’ottobre scorso, c’erano la parata di autorità comunali, la fanfara, gli alunni delle scuole. Ma ad 8 mesi dalla cerimonia di intitolazione, il degrado s’è già impadronito dei Giardini “Antonio Amoretti”, in piazza Quattro Giornate al Vomero. Rifiuti sparsi nelle aiuole ed erbacce sono lo scenario. È in abbandono lo spazio intitolato all’ultimo partigiano delle Quattro Giornate di Napoli. “Se fosse ancora vivo, di sicuro avrebbe fatto un appello alla ‘resistenza per impedire il degrado crescente'” afferma il Comitato San Martino, denunciando lo scempio.
A resistere sono invece ancora pochi anziani, intenti a giocare a carte, e alcuni ragazzini. C’è pure qualche cane a passeggio. Anche se l’area a loro destinata “non è più tale ma una striscia di terreno con recinzione”, precisa il comitato. Quanto ai bambini non ci sono, “perché portarli a giocare in quello schifo è un rischio e le mamme se ne guardano bene”. Il paesaggio è desolante, come documentano le foto degli attivisti. “Erbacce secche dappertutto – accusano -, piante e fiori zero, immondizia ovunque, vialone pedonale sottostante le tribune inibito da oltre un anno”.
Nel 2020 la cura delle aiuole è stata affidata ad una ditta di riparazioni auto. Un’adozione di spazi verdi, prevista da specifiche intese tra Comune di Napoli ed entri privati. Contattata da Anteprima24, l’azienda dichiara però di non occuparsene più. “Il contratto – dicono – è scaduto da diverso tempo”. Al comitato San Martino, intanto, ricordano anche la chiusura del vicino Parco Mascagna. E promettono non solo resistenza, ma pure di lottare “quanto più il nostro avversario si nasconde e si difende con armi micidiali: indifferenza, burocrazia ed impunità”.