Fiamme appiccate nel Parco Mascagna, dove dal 4 settembre è entrata la nuova ditta, incaricata dei lavori di riqualificazione. “Una cosa inquietante e disarmante, frutto dell’incuria” afferma un residente della zona. Intorno alle 7.30 di stamane, l’uomo ha allertato i vigili del fuoco. L’intervento ha presto permesso di domare il focolaio. A bruciare era un cumulo di sterpaglie, foglie secche e carta.
In precedenza, diversi abitanti sono stati svegliati dalla puzza di fumo. Un odore acre si è sparso nell’area a ridosso dei giardinetti, circondata da molti palazzi. L’ennesimo episodio negativo, per il parco del Vomero Arenella. Uno spazio in attesa di restyling da un anno, teoricamente interdetto all’accesso. Il 7 settembre 2023 la chiusura, in vista dei lavori mai partiti. Unica operazione: il taglio di 23 alberi, considerati malati e pericolosi dal Comune di Napoli. Lo scorso luglio, l’azienda affidataria ha però rinunciato all’appalto.
La nuova appaltatrice ha fatto ingresso qualche giorno fa. Sinora sono state effettuate operazioni preliminari, come la rimozione di un tappeto di erba sintetica. Il manufatto era posizionato nei pressi dell’area giochi. Ma il raid incendiario pone nuove domande sulla sicurezza del cantiere. Il Parco Mascagna, peraltro, da mesi è bersaglio di vandali. Scavalcare la recinzione non è mai stato difficile. “L’intervento dei vigili del fuoco – sostiene una nota della Rete sociale Nobox – diritto alla città – ha evitato il propagarsi delle fiamme che avrebbero potuto svilupparsi pericolosamente lambendo le case che si affacciano sul Parco Mascagna”. Secondo gli attivisti, “la presenza della grande quantità di plastica avrebbe ulteriormente aggravato la situazione”. In pratica, tutto andrebbe “nella direzione del degrado e dell’abbandono”. I Nobox polemizzano anche con l’assessore Santagada: “Non trova niente di meglio da fare che prendersela con chi protesta contro questa vergogna cittadina”. Le tensioni non si fermano.