Tempo di lettura: 2 minutiNAPOLI – Il prossimo sabato doveva essere la giornata dei riformisti dell’associazione Volare a Napoli: avevano organizzato un incontro (anche) tra il sindaco Gaetano Manfredi e il sottosegretario agli affari europei, il napoletano Enzo Amendola. Ma la guerra in Ucraina ha indotto gli organizzatori a rinviare l’appuntameno il 7 maggio prossimo, sperando naturalmente che, nel frattempo, la situazioni migliori.
Chi, invece, va in campo anche col rimbombo delle esplosioni sono i socialisti dei Circoli dell’Avanti. Si erano dati appuntamento sabato mattina al Maschio Angioino e sabato mattina si vedranno.
“Non è un ritorno alla nostalgia o un incontro per rifare il Psi. Questa è un’altra storia e guarda al futuro”, spiega Felice Iossa, presidente regionale dei Circoli.
Nella Sala dei Baroni, dalle 9:30, sarà celebrata la prima conferenza programmatica organizzata dall’Avanti! diretto da Claudio Martelli in collaborazione con ‘Mezzogiorno Federato’ di Claudio Signorile.
“Il Psi appartiene alla storia, una grande pagina del nostro Paese della quale siamo e saremo sempre orgogliosi. Ma oggi l’obiettivo è investire sui valori, è riannodare il filo di un percorso ed immaginare e costruire un progetto che metta insieme tutti i riformisti. Senza socialisti – si spinge a spiegare Iossa – non esiste un’area riformista credibile e forte: il riformismo siamo noi, da sempre”.
“Parleremo dell’Italia di oggi, del Sud, della Campania e di Napoli. Delle grandi sfide che ci attendono, della centralità strategica del Mediterraneo che è al centro degli scambi commerciali col Medio Oriente, del Sud che deve giocare questa partita per far crescere il Paese e l’Europa. Ci sarà poi un focus su Napoli, sull’area metropolitana. E, più in generale, parleremo di un nuovo municipalismo e del nuovo regionalismo”.
Vasto programma, insomma. Per il quale sono attesi oltre il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi (i socialisti dell’Avanti lo hanno sostenuto in campagna elettorale), il presidente dell’Unione Industriali Maurizio Manfellotto e i big del socialismo made in Naples: da Felice Laudadio a Giulio Di Donato, da Vincenzo Maraio a Marco Di Lello, da Roberto De Masi a Stefano Caldoro e Federico Conte.
Tutti alla sfida di quel vecchio adagio che vuole due socialisti creare un partito, tre socialisti crearne tre.