“Ho voluto visitare l’istituto penitenziario per minori di Nisida per accendere i riflettori su una struttura che merita tutta l’attenzione delle istituzioni. Ho trovato una situazione complessa, fatta di luci ed ombre, con criticità che vanno affrontate e risolte ma anche con molti aspetti positivi da consolidare e sui quali occorre investire. Serve il massimo impegno da parte dello Stato per valorizzare un istituto come quello di Nisida in grado di offrire ai ragazzi, che hanno smarrito la strada, l’occasione di riscattarsi e iniziare un nuovo percorso di vita”. Lo ha sottolineato il deputato di Forza Italia e Sottosegretario di Stato al Mit, Tullio Ferrante, a margine della visita che ha effettuato all’Istituto Penale per i minorenni di Nisida (Napoli). Ferrante ha incontrato il direttore del carcere, Gianluca Guida, il comandante degli Agenti di Polizia penitenziaria, Eleonora Ascione, il Garante dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello, nonché una rappresentanza dei detenuti e del personale della struttura. “La realtà carceraria che riguarda i minori è particolarmente delicata e, per questo, richiede sforzi ancora maggiori per garantire adeguate condizioni detentive ai giovani detenuti insieme alla funzione rieducativa della pena, che mai come in questo caso dev’essere pienamente garantita. Il carcere di Nisida – ha spiegato Ferrante – è in questo senso un istituto modello: vengono svolte tantissime attività formative, didattiche e professionalizzanti che favoriscono la risocializzazione dei minori. Voglio esprimere la mia sincera gratitudine al direttore Guida, e per il suo tramite a tutti gli operatori della struttura, per lo straordinario lavoro portato avanti con l’obiettivo di accompagnare i giovani detenuti verso il reinserimento sociale”. Tuttavia, ha aggiunto i sottosegretario, “l’istituto ospita attualmente 73 detenuti che sono in sovrannumero rispetto allo standard ottimale, con la presenza di ragazzi di diversa estrazione culturale che causa notevoli problemi di integrazione. Di contro il personale di Polizia Penitenziaria, che di fatto si attesta sulle circa 50 unità effettive a fronte di un organico previsto pari a 90 unità, va necessariamente potenziato”. “Un punto fondamentale è poi il tema della salute mentale, che all’interno di un istituto penale minorile è ancora più delicato: chiederò espressamente azioni concrete per assicurare che nel carcere di Nisida venga fornita l’assistenza psichiatrica adeguata alle necessità dei giovani detenuti. Anche sul piano degli interventi infrastrutturali, oltre quelli già in corso per la messa in sicurezza e quelli occorrenti per una manutenzione straordinaria ormai improcrastinabile, mi farò carico di interessare il ministero della Giustizia e quello della Cultura per avviare i lavori di ripristino del teatro voluto da Eduardo De Filippo all’interno del carcere: un piccolo gioiello che deve tornare a disposizione dei minori – ha concluso – Nisida rappresenta un piccolo mondo che mette al centro la qualità del percorso di recupero offerto ai minori detenuti: è l’isola della seconda possibilità ed è nostro dovere lavorare per risolvere le criticità esistenti e garantire la piena efficacia di un istituto che prepara i ragazzi ad essere nuovamente accolti nella nostra comunità, verso quel mare che dà loro speranza e che li aspetta fuori”.
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La visita del sottosegretario Tullio Ferrante (FI): “Luci e ombre nell’istituto per minori di Nisida”
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