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Napoli è lo scenario di un racconto che intreccia passioni, contrasti e vita vissuta. Oggi vi presentiamo ‘Storia di gradinata’, il terzo capitolo di “Frammenti di Blu – La vita oltre il pallone di Marco Cannata“, un viaggio nella storia di un uomo e del suo legame viscerale con il Napoli.

Marco Cannata, meglio conosciuto come McBlu76, è uno dei fondatori della celebre pagina Facebook La Napoli Bene, un punto di riferimento per molti tifosi azzurri. La sua storia è quella di un bambino cresciuto tra due anime di Napoli, un intreccio di emozioni, ricordi e appartenenza.

Frammenti di Blu – La vita oltre il pallone di Marco Cannata

Capitolo III – Storia di gradinata

Per raccontare il rapporto di Marco con gli ultras, bisogna immergersi in uno dei momenti più bui della storia del Napoli. Erano gli anni della retrocessione in Serie B e del successivo fallimento che spedì il Napoli in Serie C. Marco trovò la sua voce tra le gradinate. Scriveva cori che diventavano subito l’anima della curva, un grido collettivo di resistenza e appartenenza. Tra i cori scritti, ce n’è uno che ha lasciato il segno: “Lo Stato ha fatto una legge”.

Un altro pezzo di storia è al Bar Kagoshima, un piccolo locale al Vomero che, in quegli anni, era un punto d’incontro per gli ultras e per chi viveva le gradinate come una seconda casa. In quell’angolo di città, nacque il suo legame con Massimiliano Amato, meglio conosciuto come ’o Bandito, all’epoca leader dei “Fedayn”.

Dopo anni di difficoltà il cambiamento arrivò con Aurelio De Laurentiis, il presidente che ha segnato la rinascita del Napoli. Questo capitolo tocca anche uno degli episodi più dolorosi per i tifosi del Napoli: la morte di Ciro Esposito, ferito prima della finale di Coppa Italia del 2014. Per Marco, che viveva lontano da Napoli in quel periodo, fu un momento di profonda solitudine.

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