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Data di consegna del Parco Mascagna, chiuso dal 7 settembre scorso: intorno al 20 marzo. Mancherebbero 3 giorni, ma il cantiere non è mai partito. Un flop, a voler essere buoni. E il pentolone del malumore, tra Vomero e Arenella, ribolle come mai. I primi a protestare sono quelli di Europa Verde. Un happening polemico, all’esterno del sito, intitolato “Festa della primavera senza la consegna del parco”. Ma al sit-in di stamattina si presenta, a sorpresa, l’assessore comunale Vincenzo Santagada. “Non è la prima volta” rivendica lui, sottolineando di metterci la faccia. Ma il clima, nonostante il sole, non è benevolo. “Ci dia una data per la riapertura del parco” intima una signora. “Non gliela posso dare” ribatte l’assessore al Verde.

Santagada sapeva di sfidare la pazienza dei cittadini. Presto si ritrova attorniato da mamme indignate. Gli ricordano la rarità di spazi verdi, nell’area collinare. Chiedono dove portare i figli, in assenza di luoghi per giocare. “Ho preso l’impegno, a breve riaprirà” fa catenaccio Santagada. Ma le promesse non bastano più. “C’è una variante in corso che prevede delle modifiche – spiega l’assessore -, in primis l’eliminazione dell’area di sgambamento dei cani“. Intanto sono passati quasi 7 mesi, con i cancelli sbarrati. Ora tutto, o quasi, è da rifare. “Per andare avanti – aggiunge Santagada – è necessario che la Città metropolitana, dopo il finanziamento approvato, debba riapprovare”. E non è abbastanza. “Ci vuole anche l’ok della sovrintendenza”. Poi “superato questo, viene riaperto il cantiere per i lavori”. I tempi? Meglio non sbilanciarsi. Tuttavia l’assessore prova a sparigliare. “In attesa della riapertura del cantiere – dice – , entro il 30 cominceranno i lavori di ripiantumazione di tutti gli alberi abbattuti”. Ne hanno tagliati 23, unico intervento nel parco sinora. E anche qui non sono mancate proteste ambientaliste.

Santagada assicura: non servono altri fondi, per la variante al progetto. Ma c’è chi, più degli alberi, taglierebbe funzionari comunali. “Vuoi fare un atto vero, rimuovi i dirigenti” grida il deputato Francesco Emilio Borrelli all’assessore. “Altrimenti – sostiene il parlamentare – questa storia andrà a finire come le altre, il parco non lo vedranno mai”. I nodi sono ancora diversi. Europa Verde parla di “evitabili errori di progettazione”. Inoltre “la variante non conterebbe l’inserimento del dispositivo di videosorveglianza”. Un impianto “ripetutamente chiesto in passato dai comitati di genitori“, allarmati da frequenti raid delle babygang. “Anche il giochetto dello scaricabarile con la Municipalità non è assolutamente plausibile” attacca Rino Nasti, capogruppo municipale al Vomero Arenella. Insomma lo scontro è a muso duro, però Santagada non perde la calma. Ascolta ogni cittadino, e risponde. Infine va via, stringendo qualche mano. Ma il Parco Mascagna resta un punto interrogativo.