In piazza contro il G7 della cultura, ma anche contro quello della Difesa. “Della guerra” lo definiscono gli attivisti, in corteo stamane a Napoli. I manifestanti hanno sfilato lungo via Toledo, giungendo a ridosso della zona rossa. A pochi metri c’era Palazzo Reale, dove è in corso la seconda e ultima giornata del G7 della cultura. “Con l’appuntamento di oggi – recita una nota degli attivisti – lanciano ufficialmente il corteo che andrà a contestare il G7 della Guerra, appuntamento sabato 19 ottobre ore 10 piazza Dante”. La prossima riunione ministeriale è in programma ancora a Napoli, dal 18 al 20 ottobre prossimi. Oggi invece nel mirino è finito il neo ministro della cultura Alessandro Giuli.
I ragazzi hanno sfilato su un simbolico “red carpet” di 10 metri a piazza Trieste e Trento, bloccati da un imponente dispiegamento di forze dell’ordine in assetto antisommossa: “Sulla scena – scrivono nella nota – le persone razzializzate, gli artisti dimenticati dal concetto di cultura di questo governo, i saperi militarizzati nelle scuole e nelle università“.
La protesta di oggi, specificano, si inserisce in una cornice di generale opposizione al governo Meloni, al decreto 1660 di recente approvazione alla Camera, e al “genocidio del popolo palestinese”.
“Ci vediamo in piazza contro il G7 della guerra sabato 19 ottobre a piazza Dante – aggiunge la nota –: il fatto che questa riunione ministeriale si tenga per la prima volta rappresenta un precedente gravissimo, se le grandi potenze globali hanno deciso di trascinarci verso il terzo conflitto mondiale i ministri della guerra possono pure stare certi che glielo impediremo con ogni mezzo necessario”.