Napoli – “La passione di Cristo si prolunga nella passione dell’uomo, di milioni di creature. La sua interminabile Via Crucis ha stazioni obbligate nelle case, negli ospedali, in una infinità di luoghi segreti. Lo stiamo sperimentando, in questi giorni. anche in Ucraina, stazione della Via Crucis”. Lo ha detto l’arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, nell’omelia pronunciata nel corso della messa delle domeniche delle Palme.
“Ecco oggi entriamo nella grande settimana – ha proseguito – e mai come in questo momento sentiamo il bisogno di resurrezione”.
“Dio non ci salva dalla sofferenza ma nella sofferenza – ha aggiunto – Non ci libera dalla tempesta ma ci dona la forza dentro le tempeste, di non arrenderci davanti alle sconfitte”. In questo tempo particolare, “vedo tanti tanti volontari che tendono le braccia a coloro che stanno scappando da questa guerra assurda, ai tanti bambini nei cui occhi si legge la paura e la disperazione mentre tanti si nascondono dietro le bugie”.
“Troppe volte anche noi siamo traditi – ha detto ancora – dalle persone che amiamo. Ed è proprio la fiducia è la prima crollare”.
“Oggi c’è un oscuramento dell’umanità dentro e fuori di noi. Le tenebre non sono finite”.
Lo ha detto l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, nel corso dell’omelia per la messa della domenica delle Palme, ch ricorda la passione di Cristo.
“Quando cresce la disumanità sulla terra il cielo si oscura, Dio è oscurato“, ha detto ancora, “però in quella Passione vede la luce, brillare la luce come il cireneo che porta la Croce e il ladro che lo riconosce giusto sono lampi di umanità, che vorremmo anche per noi. Come la grazia di non essere sedotti dal potere”.