Napoli – Il murales di piazza Nazionale, dedicato alla piccola Noemi, la bambina ferita per errore il 15 maggio 2019, nel corso di un agguato di camorra, è stato vandalizzato.
Durissime le parole della mamma Tania Esposito che ha affidato il suo sfogo si social: “E’ un gesto incivile del solito ‘marciume’ che ‘sporca’ da sempre la nostra città… Con grande dispiacere e sdegno ancora una volta le vittime non vengono rispettate mentre in città “altarini” che inneggiano alla criminalità, scritte di ogni genere che richiamano la camorra vengono glorificate e rispettate. Non fermate il nostro impegno alla legalità. Siete la vergogna di Napoli”.
Il murales fu inaugurato, con grande partecipazione, lo scorso 15 maggio. L’iniziativa fu promossa dai genitori della bambina in collaborazione con la Fondazione Polis, il Comune e la Quarta Municipalità. Anche il vescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, da poco insediatosi in città, volle essere presente a quell’inaugurazione, e dopo poco portò la piccola e i suoi genitori dal Santo Padre. Ora questo grave episodio che viene fortemente stigmatizzato proprio dalla Fondazione Polis nelle parole del suo segretario generale, Enrico Tedesco: “Ci associamo al dispiacere dei genitori e saremo sempre al loro fianco e al fianco delle istituzioni locali, con Noemi e la sua famiglia abbiamo intrapreso un percorso di adozione sociale che prevede un costante affiancamento di carattere educativo, sociale e sanitario, al fine di contribuire a una crescita della bambina quanto più sana e serena possibile. Qualsiasi sia il motivo che ha determinato questa azione, mera vandalizzazione o altro, siamo convinti che il lavoro da fare è di tipo culturale”.