Campus universitario di Scampia: iniziano le lezioni per i 16 Corsi di laurea triennale e i 6 di laurea magistrale attivati dall’Università Federico II nell’area delle professioni sanitarie ma il personale per le attività didattiche professionalizzanti e quello assistenziale, per molti profili è carente, insufficiente a garantire la sostenibilità didattica e dell’assistenza. Ciò soprattutto nell’area della Riabilitazione e Tecnico sanitaria. Tanto che per quattro percorsi didattici di altrettanti profili professionali (Terapisti occupazionali, Assistenti sanitari, Educatori e Podologi) l’offerta formativa dell’ateneo Federico II (e anche della Vanvitelli) è assente. Le matricole e aspiranti professionisti, per questi percorsi, in Campania devono dunque iscriversi nelle Università della Puglia, del Lazio o di altre regioni.
A sostenerlo è Franco Ascolese, presidente dell’Ordine che raggruppa i 19 Albi delle professioni sanitarie di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta: “Il nodo del personale che manca – avverte Ascolese – l’ho affrontato in vari tavoli di confronto sollecitato negli ultimi anni con Ateneo e Scuola di Medicina. Dalla Federico II è già giunto l’impegno ad attivare almeno uno dei quattro corsi di laurea che mancano all’appello e di assumere almeno 40 professionisti sui circa 150 del fabbisogno stimato”. Un secondo, dei quattro percorsi formativi al palo in Campania dovrebbe essere invece assorbito dalla Vanvitelli che con l’azienda ospedaliero universitaria dovrebbe assumere di suo altre 35 figure professionali di cui alcune con concorsi già avviati prima dell’estate, senza contare le necessità di implementare le attività di ricerca e docenza.
“Per queste ultime funzioni – aggiunge Ascolese – è possibile attingere ai fondi stanziati dal ministero e attribuiti agli Atenei con un recente decreto”. Al polo di Scampia i corsi di laurea triennali attivati di area sanitaria sono 3 (Infermieristica, Infermieristica pediatrica e Ostetricia), più altri 13 per i tecnici sanitari di Radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche della Riabilitazione e Orevenzione (Dietistica, Fisioterapia, Igiene Dentale, Logopedia, Ortottica ed Assistenza Oftalmologica, Tecniche Audiometriche, Tecniche Audioprotesiche, Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, Tecniche di Laboratorio Biomedico, Tecniche di Neurofisiopatologia, Tecniche di Radiologia medica per immagini e Radioterapia, Tecniche Ortopediche, Tecniche di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare). Infine in pista ci sono i 6 corsi di laurea magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Scienze Riabilitative delle Professioni sanitarie, Scienze delle Professioni sanitarie tecniche diagnostiche, Scienze delle Professioni sanitarie tecniche assistenziali, Scienze delle Professioni sanitarie della Prevenzione e Nutrizione umana.
“Ad oggi – conclude Ascolese – sebbene apprezziamo lo spirito di collaborazione instauratosi che la Regione, con le direzioni generali delle Aziende ospedaliere universitarie e con gli organi dell’Ateneo Federico II, c’è ancora molta strada da fare per risolvere il problema delle carenze di personale e condurre in porto reclutamenti e assunzioni programmate. Lacune di specialisti e professionisti sanitari che andremo a mettere a fuoco in alcuni tavoli di lavoro avviati con i due rettori Matteo Lorito e Giovanni Nicoletti programmati nel corso delle prossime settimane”.