Napoli – Dopo il grande successo degli eventi inaugurali di venerdì 9 settembre, con un’inedita e applauditissima versione dell’Incompiuta di Schubert, e sabato 10 con ben 170 giovanissimi musicisti dell’Orchestra Scarlatti Junior di Napoli e dell’OPPMJ di Marsiglia, Unimusic, il Festival della musica e della cultura ideato e realizzato dalla Nuova Orchestra Scarlatti in partnership con l’Università Federico II di Napoli, prosegue con due straordinari appuntamenti.
Domenica 18 settembre 2022, ore 19.30, presso il Cortile delle Statue dell’Università Federico II (Napoli, ingresso da Via Paladino 39) ritorna ScarlattinJazz: un’orchestra classica che si trasforma man mano in una brillante big band jazz attraverso divagazioni sinfoniche che vanno da Alessandro Scarlatti a Duke Ellington passando per Händel, un Beethoven incredibilmente swing, il Bernstein amatissimo di West Side Story e altro ancora. Guiderà il gioco, in veste di pianista e direttore di un gruppo di solisti che dialogano con la Nuova Orchestra Scarlatti, Bruno Persico, versatile figura di musicista napoletano, da sempre alla ricerca di un’originale sintesi tra forme classiche e improvvisazione jazz.
Ad arricchire un appuntamento già così vario, una guest star molto gradita: Daniele Sepe, il noto sassofonista e compositore partenopeo capace di mescolare in modo sempre affascinante jazz, folk, world music e classica. Qualcuno lo ha paragonato a Frank Zappa.
Martedì 20 settembre 2022, ore 20.30, sempre nel Cortile delle Statue dell’Università Federico II, Doppelkonzert, appuntamento che vedrà accanto alla Nuova Orchestra Scarlatti un duo pianistico tra i migliori del momento, composto da Marco Schiavo e Sergio Marchegiani, protagonista di un interessante programma di musiche di L. Koželuh e W. A. Mozart. Dirige la N.O.S. il M.° Giovanni Pompeo.
Il duo Schiavo-Marchegiani si esibisce in prestigiosi contesti internazionali, dalla Philharmonie di Berlino alla Carnegie Hall di New York ed è ovunque apprezzato da pubblico e critica per lo stile naturale e personalissimo e la bellezza del suono. Il duo suonerà la grande Sonata in fa maggiore K 497 per pianoforte a 4 mani di W. A. Mozart, e poi proporrà insieme all’Orchestra una chicca del classicismo viennese di raro ascolto: il Concerto per pianoforte a 4 mani e orchestra di Leopold Koželuh (1747-1818), compositore boemo trapiantato a Vienna, dove fu maestro di cappella a corte, dall’ispirazione sempre galante e luminosa. Chiude il programma il capolavoro sinfonico di un Mozart diciottenne, la Sinfonia n. 29 in la maggiore K 201 (1774), animata da un geniale equilibrio tra contrappunto orchestrale e verve ‘italiana’.