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Condanna a 19 anni di reclusione passata in giudicato per Antonio Felli, il 34enne condannato per l’omicidio di Gianluca Coppola, il ragazzo di Casoria (Napoli), ferito a morte a colpi d’arma da fuoco, l’8 aprile 2021, e deceduto 40 giorni dopo nell’ospedale Cardarelli del capoluogo partenopeo.
Dopo la condanna a 20 anni di reclusione, inflitta il 14 luglio del 2022 dalla prima sezione della Corte di Assise di Napoli, all’imputato, difeso dall’avvocato Dario Carmine Procentese, il 2 novembre 2023 la Corte d’Assise d’Appello ha ridotto la pena di un anno.
“Ancora si attribuisce l’omicidio a presunte ragioni di gelosia da parte di Felli nei confronti del Coppola, ma la peculiarità dell’intera vicenda processuale risiede nella circostanza che nonostante tre gradi di giudizio, il movente dell’omicidio non è stato mai chiarito”, tiene a precisare l’avvocato Procentese.
Il riferimento al movente della gelosia, – ribadisce l’avvocato – risulta quindi destituito di fondamento. La presunta gelosia vantata dal Felli nei confronti del Coppola era una sola delle ipotesi vagliate dagli inquirenti nel corso delle indagini preliminari, ma quello spunto investigativo non ha mai trovato riscontro”.
Ad amor del vero, – conclude Procentese – sono state molteplici le ipotesi scandagliate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, finanche connesse al mondo degli stupefacenti, ma nessuna di queste è stata adeguatamente riscontrata. Dalla lettura delle motivazioni delle sentenze di condanna emesse a carico del di Felli non è stato mai accertato un movente attribuibile alla gelosia”, precisa ancora una volta l’avvocato.