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Torre Annunziata (Na) – Ci sarebbero motivi di natura economica dietro l’omicidio di Gaetano Ariosto, il quarantottenne di Napoli trovato privo di vita ieri pomeriggio a Boscotrecase (Napoli), nella zona di via Rio, nei pressi di un ex supermercato interessato da lavori di ristrutturazione ai quali a quanto pare stava partecipando anche la stessa vittima. Ne sono sempre più convinti i carabinieri della compagnia di Torre Annunziata, che indagano sul delitto e presso i quali ieri sera si è costituito il presunto assassino e reo confesso, Antonio Papa.

L’uomo, 43 anni, imprenditore e responsabile di una ditta edile, è stato interrogato per tutta la serata e durante la notte, prima che il decreto di fermo a suo carico venisse firmato dal pubblico ministero incaricato dalla Procura oplontina. L’uomo avrebbe confessato ai militari dell’Arma – che però continuano a mantenere su quest’aspetto il più stretto riserbo – di avere agito perché entrato in una spirale di ricatti e ritorsioni legate a presunti prestiti di natura economica, sui quali sarebbero poi stati applicati tassi usurari. Quale sia stato in questa vicenda il ruolo di Ariosto e se nella stessa vi siano coinvolti altri soggetti, sono al momento gli interrogativi che gli inquirenti intendono sciogliere. A tal proposito, sono state sequestrate le immagini catturate da alcuni impianti di videosorveglianza della zona e che potrebbero aiutare i carabinieri a trovare una risposta alle questioni che ancora restano aperte.