“A volte sembra che al dolore non ci sia mai fine, quando ti sembra di scorgere un po’ di luce la parola fine non si pronuncia mai”. A dirlo è Immacolata Esposito, madre di Giuseppe Fusella ucciso insieme all’amico Tullio Pagliaro, entrambi di Portici, a colpi di pistola la notte tra il 28 e 29 ottobre 2021 a Ercolano (Napoli) da Vincenzo Palumbo, l’autotrasportatore che disse di averli scambiati per ladri e condannato il 16 marzo 2023 all’ergastolo.
Questa mattina, davanti alla terza sezione della Corte di Assise di Appello di Napoli, è iniziato il processo che lo vede imputato. In Aula anche Immacolata Esposito che ha detto “una mamma dopo la morte di un figlio non vive più, sopravvive con fatica. Mio figlio non vedrà più il sole, non potrà essere accarezzato dal vento, non potrà mai più essere abbracciato da chi lo ama”. E poi ha aggiunto: “Io confido nella giustizia divina e terrestre…Perché questi orrori non si ripetano mai più, ci vogliono pene esemplari. Nessuno può scegliere di togliere la vita ad un’altra persona, nessuno può toglierla! Giustizia per Giuseppe e Tullio e anche per noi genitori che siamo costretti a subire costantemente un dolore senza fine”.