Due giovani napoletani, un ragazzo di 19 anni e una ragazza di 18, incensurati, sono stati arrestati dai carabinieri dopo una truffa commessa a Palena ai danni di una donna di 68 anni. Quest’ultima era stata raggiunta dalla telefonata di un sedicente avvocato che le aveva chiesto del denaro per evitare l’arresto dei figlio, coinvolto a dire di questi, in un incidente stradale nel quale era morta una persona, e la cui auto era priva di copertura assicurativa. La donna ha quindi consegnato 1.500 euro al 19enne che nel frattempo si era presentato a casa sua. Successivamente la donna ha ricevuto un’altra telefonata, con una ulteriore richiesta di denaro e oggetti d’oro, che avrebbero portato ad un esborso complessivo di 3.200. Ma la nuova truffa non è andata a segno perché sono intervenuti i familiari della donna, e tra questi il figlio. E i due giovani, che nel frattempo si erano allontanati su un’auto, sono finiti in una strada senza uscita dove sono stati bloccati e poi arrestati per truffa e tentata truffa.
Il giudice del Tribunale di Chieti, Morena Susi, ha convalidato l’arresto disponendo nei confronti del 19enne l’obbligo di dimora nel Comune di residenza, il divieto di uscire dal domicilio dalle 20 alle 7 e l’obbligo di firma tre volte a settimana. Per la ragazza stessa misura eccetto l’obbligo di firma. Il pm Luisa Bertini aveva chiesto per entrambi la custodia cautelare in carcere. Il sedicente avvocato è rimasto ignoto.
Truffa del finto incidente, arrestati due giovani napoletani
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