Napoli – Questa mattina, alle 9:00, al binario 9 della Stazione Centrale di Napoli, ha fatto tappa il “Treno della Memoria”, l’evocativo convoglio che, partito il 6 ottobre scorso da Trieste, dopo aver percorso oltre 5.000 km attraverso l’Italia, come prosecuzione simbolica dello storico viaggio del treno speciale che nel 1921 trasportò da Aquileia a Roma la salma del “Milite Ignoto”, terminerà la sua corsa domani a Roma, nel giorno in cui si celebrano le Forze Armate e l’Unità Nazionale.
Ad accogliere il treno alla stazione partenopea, insieme ad una folta rappresentanza di studenti, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e il Comandante delle Forze Operative Sud, Generale di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota. Il sindaco Manfredi, si legge in una nota, ha voluto sottolineare che celebrare la “memoria” significa rimettere al centro i valori democratici del nostro Paese e che ricordare vuol dire rendere omaggio alle Forze Armate e a tutti gli uomini e donne che, ogni giorno, si impegnano per il benessere dell’Italia. Al termine dell’intervento il Primo Cittadino di Napoli ha poi consegnato simbolicamente nelle mani del Comandante delle Forze Operative Sud, la pergamena con la delibera della concessione della cittadinanza onoraria del capoluogo campano al Milite Ignoto. Il Generale Tota, dopo aver ringraziato tutte le Autorità presenti e le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, rivolgendosi agli studenti, ha illustrato la figura del Milite Ignoto: un giovane cittadino senza nome che ha fatto il proprio dovere in silenzio al costo della vita.
“Oggi – ha sottolineato il Generale – il Milite Ignoto rappresenta tutti coloro che, ogni giorno, in silenzio, compiono al meglio il proprio dovere e si sacrificano per il benessere della comunità, senza cercare alcun riconoscimento”.
“E’ stato per me un onore partecipare stamattina, alla stazione centrale di Napoli, alla cerimonia del “treno della memoria” e rappresentare l’istituzione del Consiglio regionale”. Così, in una nota, la vice presidente del Consiglio regionale, Loredana Raia, che stamattina, su delega del presidente del Consiglio, Gennaro Oliviero, ha partecipato alla penultima tappa del “Treno della Memoria”, dopo aver percorso tutta l’Italia come prosecuzione simbolica dello storico viaggio del convoglio speciale che nel 1921 trasportò da Aquileia a Roma la salma del “Milite Ignoto”.
“Emozionante ascoltare le note della “Marcia del Piave” eseguite dalla Fanfara dell’8° Reggimento Bersaglieri. Al binario 9 della stazione centrale di Napoli, ad aprire la manifestazione, il Comandante delle Forze Operative Sud, generale di corpo d’armata, Giuseppenicola Tota ed il “capotreno”, come si è scherzosamente definito, il generale Fulvio Poli, responsabile dell’ufficio storico e pubblicistico dello Stato Maggiore dell’Esercito insieme a tante autorità civili e militari, insieme ai rappresentanti di numerose associazioni delle Forze Armate – ha sottolineato – Il mio pensiero è andato immediatamente a quei ragazzi del ’99 chiamati alle armi che, con il sacrificio della propria vita, ci hanno lasciato un’Italia, indipendente, libera e democratica. Questo è il messaggio per i 1600 studenti che oggi visiterranno il Treno della Memoria. A loro il compito di raccogliere con fierezza il testimone di quelle battaglie”.
“Il treno della memoria – ha concluso – è una iniziativa simbolica molto importante. Il dovere delle istituzioni è quello di far sì che le vittime di guerra non siano cadute invano. E’ necessario mantenere viva la memoria e renderla proattiva, al fine di alimentare e rafforzare il sentimento di comunità e appartenenza all’Italia. Quella stessa memoria ricorda a noi tutti ed in particolar modo ai più giovani che, forti della nostra storia, il destino del nostro Paese è nelle nostre mani”.