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Paura ad Ischia, ma per fortuna nessuna conseguenza importante, a causa di un incidente verificatosi alle prime ore del giorno nel porto e che ha visto coinvolti un traghetto in arrivo da Napoli ed una piccola imbarcazione spazzamare che si apprestava a fare rifornimento di carburante.
La nave Driade, partita da Napoli alle 6.00, non è riuscita a sbarcare i passeggeri ed i veicoli imbarcati sulla terraferma a causa di un guasto che ne ha bloccato il portellone. Dopo diversi minuti di attesa si è deciso di far sbarcare da una porta laterale i passeggeri e per consentire tale manovra la nave si è affiancata alla banchina. Nel frattempo una piccola imbarcazione spazzamare si è avvicinata al traghetto per ormeggiarsi alla banchina dove si trova l’impianto di rifornimento carburante quando all’improvviso il portellone della nave si è sganciato e una pesante catena, che serve a sostenerlo, si è staccata colpendo come una frusta un lato del piccolo spazzamare che ha ondeggiato violentemente ma senza affondare.
A bordo della imbarcazione c’erano due persone che sono rimaste illese (anche se molto spaventate) mentre lo spazzamare (un catamarano di vetroresina di 5 metri circa di lunghezza) che stava per uscire in mare per il turno di lavoro ha subito invece diversi danni ed è stato issato sulla banchina per impedirne l’affondamento.
Nel frattempo tutti i passeggeri del Driade sono sbarcati da una porta laterale e si attende ora l’arrivo di una gru per poter chiudere il portellone, ormeggiare correttamente la nave e permettere lo sbarco dei veicoli.
Attualmente la banchina Olimpica del porto ischitano è bloccata per la presenza del Driade e questo sta provocando diverse difficoltà all’operatività del maggior approdo commerciale isolano dove oggi è previsto il transito di migliaia di vacanzieri. Le operazioni di soccorso e coordinamento sono condotte dal comandante della Capitaneria di porto di Ischia Antonio Magi e sul posto sono presenti anche carabinieri e polizia.

E’ stata aperta un’inchiesta della Guardia costiera sulla vicenda della nave Driade che stamani è rimasta bloccata nel porto di Ischia a causa di un guasto al portellone che poi è caduto in mare danneggiando gravemente con una delle sue catene un piccolo spazzamare. C’è voluto l’intervento di un camion gru e di un sub per poter recuperare il portellone, dopodiché la nave è riuscita ad ormeggiare correttamente e a far sbarcare i diversi veicoli rimasti bloccati nel garage.
L’incidente al Driade ha condizionato pesantemente l’operatività del porto di Ischia per diverse ore, con la banchina Olimpica (quella destinata allo sbarco e all’imbarco dei traghetti) praticamente bloccata dalla nave che, per consentire ai 150 passeggeri che aveva imbarcato a Napoli di scendere a terra, ha dovuto ormeggiare affiancata occupando tutti gli altri posti di ormeggio disponibili. Alcune corse operate da quel molo sono state perciò dirottate al porto di Casamicciola con disagio per i passeggeri che si sono trovati a dover partire o arrivare in un altro approdo.
Grande spavento ma nessuna conseguenza fisica per i due occupanti dello spazzamare colpito dalla catena: Luciano, uomo di mare da diversi anni alla guida delle imbarcazioni della associazione Hester, stava per uscire in mare per il normale servizio di pulizia dei rifiuti galleggianti assieme a Giuliano, giovanissimo volontario da pochi giorni imbarcato sulle unità di salvaguardia ambientale. Prima di uscire dal porto erano andati come di consueto a rifornire la barca di carburante quando all’improvviso la piccola imbarcazione, un catamarano di vetroresina di 6 metri, è stata colpita dalla pesante catena staccatasi dal portellone e solo il caso ha voluto che il primo dei due si trovasse al timone, a solo un metro dal punto colpito dalla catena, e l’altro fosse invece a prua per badare alla manovra di attracco.
Il Driade attualmente si trova fermo in porto in attesa delle riparazioni al portellone che permetteranno all’autorità marittima di autorizzarne il viaggio di trasferimento in terraferma dove dovrà essere sottoposta ai lavori per rimetterla in piena efficienza; sull’accaduto intanto è stata aperta una inchiesta da parte della Capitaneria di Porto ischitana.