È arrivata al capolinea l’esperienza dell’amministrazione comunale di Torre Annunziata (Napoli) guidata dal sindaco Vincenzo Ascione, eletto alle amministrative del 2017 e arrivato ieri a rassegnare le dimissioni dalla carica di primo cittadino a seguito dell’inchiesta avviata dalla Dda, con l’emissione di dodici avvisi di garanzia ai danni di amministratori, ex amministratori e dirigenti comunali, un ex consigliere regionale, imprenditori e presunti faccendieri con accuse che vanno dall’associazione mafiosa alla corruzione passando per il traffico di influenze.
Oggi, infatti, come avvenuto anche nei giorni scorsi, si sono susseguite le dimissioni di massa dei consiglieri comunali, che adesso hanno raggiunto i due terzi dei consiglieri assegnati al Comune (che sono 25 compresi il sindaco). Con le diciotto defezioni registrate nell’arco degli ultimi tre giorni, non ci sono così più possibilità di procedure a surroga. Per questo motivo dall’ente è partita una comunicazione ufficiale alla Prefettura, che a stretto giro dovrebbe prendere atto dell’avvenuto scioglimento e nominare un commissario chiamato a guidare la città di Torre Annunziata fino alla prossime elezioni, sempre che ovviamente l’inchiesta in corso non faccia emergere elementi tali da indurre gli organi preposti a fare altri tipi di valutazione.