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Napoli fermato dal Torino al Maradona, sfuma l’aggancio al quinto posto. Un Toro da corrida frena gli azzurri, reduci da due successi consecutivi. E non basta l’assedio finale. Al triplice fischio, il malumore dello stadio ha un bersaglio prevedibile. Sono fischi copiosi per Orsato, mai amato direttore di gara, col carico di ricordi da incubo. Per il Napoli, l’illusione dura tre minuti. Tanti passano dal gol di Kvara al pareggio di Sanabria, tutto nella ripresa. Eppure, la squadra di Calzona suda sette camicie a sbloccarsi. Un Toro rognoso assai lo obbliga agli straordinari. Gli ospiti sono chiusi come una pigna. Si mettono sulle linee di passaggio, a disturbare le verticalizzazioni. Gli azzurri tentano di mettere in pratica il nuovo corso. Calzona vuole pressione alta, movimento senza palla e più verticalità. Non sempre ci riescono, complice il Torino. A provarci, su tutti, è Kvara.

Il georgiano ingaggia un duello personale col portiere granata. Al 61′ sembra avere la meglio. Un uno due con Mario Rui lo innesca, e in spaccata batte Milinkovic Savic. La catena di sinistra dà sempre una marcia in più. A vanificare ogni cosa, tuttavia, è Sanabria. Al 64′ il centravanti granata gela lo stadio, segnando in rovesciata. Nulla può Meret: tocca ma non trattiene, la conclusione è ravvicinata. Ad imbeccare Sanabria è però una carambola. L’ultimo tocco è di Anguissa, prima dello spettacolare gesto. Anche stavolta, la retroguardia azzurra non appare impeccabile. Il Napoli però non si abbatte. All’86’ Kvaratskhelia fa partire una staffilata da fuori, e Milinkovic respinge ancora. Una sfida tra i due, si diceva. Nel primo tempo, al 14′, le avvisaglie. Kvara si presenta a tu per tu in area, ma l’estremo difensore neutralizza. Più prodezza del serbo che gol divorato. Al 43′ il georgiano si tuffa di testa, su cross di Politano. Milinkovic la toglie dall’angolino, con un altro grande intervento.

Nella prima frazione, il Napoli colleziona altre chance. Al 16′ Osimhen inzucca da posizione ravvicinata, ma non inquadra la porta. Il Toro è pericoloso al 28′, con l’ex Zapata. La botta da fuori è tuttavia deviata da Meret. Nella ripresa, il Napoli cerca di scardinare il bunker. Ma quando sembra fatta, subisce il pareggio. Milinkovic, inoltre, è un totem di 2.02. Para con ogni parte del gigantesco corpo. Ad Osimhen nega il gol sventando di petto. Di Lorenzo e compagni se lo sogneranno per un po’. Per loro una gara generosa, ma improduttiva. E la difesa dà altri grattacapi, pensando anche a Barcellona.

(Foto da SSC Napoli – Facebook)

 

NAPOLI-TORINO 1-1

Reti: nel st 16′ Kvaratskhelia, 19′ Sanabria

Napoli (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 5.5, Ostigard 6.5, Juan Jesus 6, Mario Rui 6.5 (34′ st Olivera sv); Anguissa 6, Lobotka 6 (47′ st Lindstrom sv), Zielinski 5 (22′ st Traorè 6); Politano 6 (22′ st Raspadori 5.5), Osimhen 6, Kvaratskhelia 7.5. (95 Gollini, 14 Contini, 13 Rrahmani, 3 Natan, 30 Mazzocchi, 32 Dendonker, 18 Simeone). All.: Calzona 6.

Torino (3-4-1-2): Milinkovic-Savic; Djidji (31′ st Sazonov), Buongiorno, Masina; Bellanova (42′ st Lazaro), Linetty (42′ st Vojvoda), Gineitis, Rodriguez; Vlasic; Pellegri (18′ st Sanabria), Zapata. (1 Gemello, 71 Popa, 79 Savva, 21 Okereke, 17 Kabic). All.: Juric.

Arbitro: Orsato di Schio.

Note: angoli: 13 a 7 per il Napoli. Recupero: 3′ e 6′. Ammoniti: Zapata, Osimhen, Juan Jesus, Buongiorno per gioco falloso. Spettatori: 40 mila.