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NAPOLI – Gli episodi di violenza che vedono protagoniste le baby gang, negli ultimi giorni, si sono moltiplicati fino a diventare nuovamente una vera e propria emergenza.

Ieri, a tal proposito, si è svolto in Prefettura una riunione del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico nel corso della quale si è fatta largo l’idea di togliere ogni sussidio pubblico alle famiglie che non mandano i bambini a scuola.

A dirla tutta, questa è un’idea che ha lanciato il sociologo Isaia Sales già lo scorso marzo, all’indomani dell’uscita del suo ultimo libro “Teneri assassini” e che ha convinto la vicesindaca nonché assessora alla scuola Mia Filippone.

Ma tant’è. Nella giunta Manfredi non tutti la pensano allo stesso modo.

Chi invita a tenere giù le mani dal Reddito di Cittadinanza, infatti, è l’assessore alle politiche sociali: il pentastellato Luca Trapanese.

Il Reddito di Cittadinanza è una misura che va difesa – dichiara l’esponente del Movimento 5 Stelle Ha dato la possibilità a tante famiglie che non hanno un lavoro di andare avanti, soprattutto durante la pandemia. Ha evitato che si commettessero delle illegalità, dall’usura alle truffe o ai furti. Non può essere tolto per punire chi non manda i figli a scuola. Non è questa la giusta strada da percorrere“.

Ma come combattere un tasso di evasione scolastica che in alcuni quartieri si stima che arrivi anche al 40% e che costituisce il terreno ideale per il moltiplicarsi di violenze e crimini?

Bisogna immaginare – risponde Trapanese percorsi culturali strutturati che invoglino i genitori a mandare a scuola i bambini. Ma mantenendo il Reddito di Cittadinanza: se li si punisce solo, togliendo loro il sussidio, si aggiungerebbe solo danno al danno“.