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NAPOLI – Da qualche settimana, da quando, era il primo settembre scorso, il sindaco Gaetano Manfredi ha nominato assessore alla scuola la professoressa Maura Striano, ci si sta chiedendo cosa sarebbe Napoli senza l’università. In particolare, senza la sua Federico II: tra due anni, 8 secoli di vita.
 
Il dibattito è acceso. Ma la conclusione sembra abbastanza ovvia: senza la sua università più rappresentativa e antica, Napoli sarebbe molto più povera. E se il suo ex rettore Gaetano Manfredi oggi è sindaco di Napoli e se la sua vice, Laura Lieto, è una stimata docente di architettura, senza contare gli altri federiciani chiamati a un posto di responsabilità da Palazzo San Giacomo, probabilmente lo si deve anche al fatto che negli anni della grande crisi dei partiti e della selezione della classe dirigente, l’università rimane una delle riserve in cui pescare ancora.
 
Da oggi su questo è d’accordo anche Tim Cook: il numero uno della Apple ha ricevuto la laurea honoris causa in Innovation and International Management dalle mani del rettore Matteo Lorito.
 
Non perché la Apple ha voluto fare l’Academy di San Giovanni a Teduccio, ha tenuto a precisare il rettore, ma per i valori che uniscono l’azienda di Cupertino che ha superato i mille miliardi di valore e l’ateneo di corso Umberto. Vale a dire: il diritto per tutti di accedere ai benefit della tecnologia in quanto rende la vita migliore sotto tanti punti di vista; l’attenzione all’istruzione (nel pomeriggio, nel campus di San Giovanni, Cook, per sua espressa richiesta, incontrerà gli studenti); l’inclusione con la quale il successore di Steve Jobs sta caratterizzando la guida dell’azienda (in una intervista a Repubblica, Lorito ha paragonato il suo management alla corte di Federico II) e, infine, la priorità che entrambe le istituzioni danno alla sicurezza della privacy.
 
E comunque: da oggi, con il conferimento della laurea honoris causa a Cook, la Federico II si conferma punta avanzata di una città che sarà anche “incredible” come ha detto il diretto interessato, ma deve fare i conti con una crisi che la pandemia e la guerra non hanno fatto che accentuare oltre che con un riscatto che potrà avvenire solo con una pubblica amministrazione all’altezza, guidata da un personale politico che ben conosce le sfide del presente.
 
Del resto, tra poco più di due settimane, la Federico II inaugurerà il campus di medicina a Scampia: una conferma di chi ci ha visto giusto: “Cook è rimasto impressionato dalla città e dall’esperienza dell’Academy di San Giovanni – ha commentato il sindaco Manfredi subito dopo la cerimonia della laurea al ceo della Mela morsicata – Quest’esperienza di cui Napoli deve essere orgogliosa si inserisce pienamente nello spirito della Apple che vuole utilizzare l’innovazione come strumento di trasformazione sociale, di implementazione dei diritti e riduzione dei divari. San Giovanni ci indica una delle strade che dobbiamo seguire: trasformare la città partendo proprio da una innovazione inclusiva, capace di aiutare i più deboli ad avere un futuro migliore. Tanto più in questo momento – ha concluso il sindaco – quando occorre una grande responsabilità sociale: chi ha di più deve dare una mano a chi ha meno con un occhio particolare proprio all’istruzione”.