Napoli – “La decisione con cui il Tar Campania ha neutralizzato il provvedimento della Prefettura di Napoli in vista della partita Napoli – Eintracht Frankfurt, e soprattutto la tempistica di tale intervento che non sarà seguito da una tempestiva decisione nel merito, mostrano un evidente cortocircuito istituzionale che, in tema di ordine pubblico, si traduce in un ostacolo alle strategie messe in campo per arginare quei fenomeni che da sempre affliggono il mondo delle competizioni calcistiche. Affrontare in maniera ferma e concreta certe problematiche così è impossibile, e gli operatori preposti alla sicurezza potranno solo continuare a farne le spese sulla propria pelle”. Così Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo la sentenza con cui il Tar Campania ha annullato il divieto di vendita per i cittadini tedeschi residenti in Germania dei biglietti per la partita Napoli – Eintracht Frankfurt.
“Desta stupore la sentenza del Tar Campania che non ritiene abbastanza pericolosa per l’incolumità dei cittadini e l’ordine pubblico la trasferta dei tifosi del Francoforte per l’incontro di mercoledì prossimo allo stadio Maradona di Napoli. Pur rispettando le pronunce giurisdizionali, non possiamo esimerci dall’esercitare il nostro diritto di critica. Il giudice mostra di non conoscere le dinamiche delle turbative del tifo violento in ordine pubblico”. Così, in una nota Enzo Letizia, segretario dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia.
“Il Tar Campania trascura che il provvedimento del Prefetto di Napoli è il risultato di un articolato procedimento informativo dell’Autorità Tecnica di Pubblica Sicurezza, il Questore, che si basa su di elementi di fatto che evidenziano i pericoli ed i rischi che incombono sull’ordine pubblico in occasione della partita Napoli-Francoforte – prosegue Letizia -. Il Tar Campania non valuta compiutamente che il provvedimento è stato adottato anche per proteggere l’incolumità dei tifosi tedeschi, certamente la finalità non è stata quella di limitare la loro libertà di movimento, che peraltro non è messa in discussione, in quanto si è limitata solo quella di recarsi allo stadio di calcio in occasione di una specifica partita. Riteniamo che questa pronuncia giurisdizionale non consideri sufficientemente che prudenza e prevenzione sono principi anch’essi finalizzati a tutelare le libertà fondamentali dei cittadini”, conclude.