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Democratici e Progressisti scrivono alla commissione prefettizia di Castellammare di Stabia per predisporre gli atti per acquisire al Comune il marchio Terme di Stabia messo all’asta. “Non è una bella notizia la messa all’asta, da parte del Tribunale di Torre Annunziata (ufficio fallimenti), del Marchio Terme di Stabia”, scrive il gruppo Dem in un appello rivolto ai commissari prefettizi che governano la città stabiese dopo lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.
Chiediamo alla commissione straordinaria di valutare con attenzione questa situazione e di predisporre gli atti per acquisire al Comune il marchio – prosegue l’appello -. La chiusura e la successiva devastazione delle Terme rappresentano una ferita per la nostra comunità; sono vicende che, insieme allo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni camorristiche, hanno scosso la fiducia che la città possa riuscire a superare le attuali difficoltà e fatto crescere la critica nei confronti delle forze politiche”.
Il 23 gennaio – aggiunge la nota firmata da Raffaele Apontetra pochi giorni, si terrà la nuova udienza per la vendita del nostro marchio, noi pensiamo che sia indispensabile che il Comune presenti l’offerta per evitare che, il marchio, in mano a privati, possa essere usato per le più diverse attività. Quello delle Nuove Terme è un marchio importante sia per completare con quest’ulteriore tassello le iniziative in atto per l’imbottigliamento e quella per la riapertura delle Antiche Terme, che per ipotizzare soluzioni, ne dovrà discutere la città, per rilanciare l’area di proprietà del Comune del Parco dei Cigni, della mescita e del Centro Congressi”.

Il nostro obiettivo è la tutela di Castellammare di Stabia e la salvaguardia di uno dei suoi asset più importanti: il marchio delle Terme di Stabia. In quest’ottica, fedeli alla linea della operosità silenziosa, abbiamo già contattato il commissario prefettizio per un incontro al fine di sondare insieme tutte le possibili soluzioni”.

A dirlo sono i deputati Annarita Patriarca (Forza Italia); Marco Sarracino (Pd) e Gaetano Amato (M5s).

Al di là delle appartenenze ideologiche o di partito – concludono i parlamentari – l’impegno comune è di tutelare un grande patrimonio, qual è quello delle Terme stabiesi, sia agevolandone l’acquisizione del marchio da parte dell’Amministrazione comunale sia sviluppando altri percorsi che consentano la valorizzazione di un brand noto in tutt’Italia che rappresenta un vanto e un valore aggiunto per tutta la comunità”.