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NAPOLI – All’ombra della Curva B, che si alza appena 300 metri più in là del rione Lauro, Antonio Tajani indossa i panni di Kvara. O, il lunedì di San Gennaro, nemmeno 24 ore dopo la vittoria di San Siro del Napoli, la maglietta di uno qualsiasi della Spalletti-band, fate voi.

Sta di fatto che, protagonista dell’iniziativa voluta da Pasquale Vecchione, assieme al dirigente locale di Forza Italia Massimo Scherillo e ai candidati Stefano Caldoro e Franco Silvestro, il numero due di Silvio Berlusconi suona la carica: “Quest’anno il Napoli vince lo Scudetto. Oggi è San Gennaro, in Paradiso si starà mettendo d’accordo con Maradona per dare una mano…”. Entusiasmo azzurro.

Ma azzurro intendendo anche il colore di Forza Italia. Che, con epicentro la Curva B, lo Scudetto se lo vuole cucire sul petto già tra una settimana, andando da queste parti in doppia cifra, risultando il partito di centrodestra più votato in città, e facendo incassare ai berlusconiani il risultato migliore d’Italia.

La sfida è lanciata. Anche perché, come ripete Silvestro, l’operazione di rinnovo del partito non conosce sosta. Oggi, ad esempio, è stata la giornata della nomina di Giorgio Marigliano a commissario cittadino di Ottaviano.

Ma non solo. E’ anche quella della puntualizzazione: “Noi non vogliamo abolire il Reddito di Cittadinanza – scandisce Caldoro – anche se il nome non ci piace. Non verrà tolto alcun sussidio a chi ne ha bisogno, anzi saranno aumentate fino a 1000 euro le pensioni minime. Ma ai giovani noi dobbiamo dare un lavoro. Per questo per loro vogliamo contratti di apprendistato di 1000 euro”.

“I soldi per la copertura di queste cose li troviamo – incalza Tajani – In primis con la pace fiscale, facendo pagare il 40% a chi si trascina dei debiti con lo Stato. E poi mettendo in condizione chi può dare lavoro, gli imprenditori, i commercianti, gli artigiani, di poterlo fare, con il taglio delle tasse e del cuneo fiscale. E poi, per Napoli, serve raddoppiare i numeri del turismo. Per quanto è bella questa città, sono ancora troppo pochi coloro i quali vengono a visitarla: la loro presenza massiccia significherebbe lavoro e sviluppo”.

San Gennaro, come Kvara, già sa.