Occupazione e abusivismo su aree di proprietà demaniali: per questo sono state sequestrate due strutture realizzate sugli scogli a Vico Equense (Napoli). I sigilli sono scattati nella zona del molo di sopraflutto del porto di Seiano di Vico Equense, in località Marina di Equa.
Ad eseguire il provvedimento, gli uomini della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia e la stazione navale della Guardia di Finanza di Napoli, in base al decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina. I reati contestati sono di occupazione e innovazioni abusive sul pubblico demanio.
Secondo quanto accertato nel corso delle indagini, che si sono avvalse anche di una consulenza tecnica, entrambe le strutture sequestrate occuperebbero arbitrariamente lo spazio demaniale oggetto di concessione, con “innovazioni non autorizzate” realizzate sul demanio pubblico, in quanto le stesse sarebbero opere “stabilmente ancorate al suolo”, non “precarie” né di “facile rimozione”, così come previsto, invece, nei titoli concessori, ponendosi in contrasto con le disposizioni urbanistiche previste nella zona.
In particolare, per una delle due strutture, gestita dalla Palazzo Murrano Srl risulta realizzata un’opera di “nuova costruzione”, stabilmente ancorata al suolo, incompatibile con il regime edilizio ed urbanistico di zona, in contrasto con le prescrizioni del piano urbanistico territoriale del Comune di Vico Equense. La superficie illecitamente occupata sarebbe di “oltre 1.100 metri quadrati spiegano dalla Procura di Torre Annunziata – di proprietà del Demanio”. L’altra struttura è gestita dall’Hotel Mary Srl.
Oltre ad apporre i sigilli alle strutture, le forze dell’ordine hanno notificato gli avvisi di garanzia a sei indagati: si tratta degli amministratori delle società Palazzo Murrano Srl e Hotel Mary Srl, i legali rappresentanti delle imprese esecutrici dei lavori e i tecnici che avrebbero partecipato alla realizzazione delle opere sequestrate.
Ad eseguire il provvedimento, gli uomini della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia e la stazione navale della Guardia di Finanza di Napoli, in base al decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina. I reati contestati sono di occupazione e innovazioni abusive sul pubblico demanio.
Secondo quanto accertato nel corso delle indagini, che si sono avvalse anche di una consulenza tecnica, entrambe le strutture sequestrate occuperebbero arbitrariamente lo spazio demaniale oggetto di concessione, con “innovazioni non autorizzate” realizzate sul demanio pubblico, in quanto le stesse sarebbero opere “stabilmente ancorate al suolo”, non “precarie” né di “facile rimozione”, così come previsto, invece, nei titoli concessori, ponendosi in contrasto con le disposizioni urbanistiche previste nella zona.
In particolare, per una delle due strutture, gestita dalla Palazzo Murrano Srl risulta realizzata un’opera di “nuova costruzione”, stabilmente ancorata al suolo, incompatibile con il regime edilizio ed urbanistico di zona, in contrasto con le prescrizioni del piano urbanistico territoriale del Comune di Vico Equense. La superficie illecitamente occupata sarebbe di “oltre 1.100 metri quadrati spiegano dalla Procura di Torre Annunziata – di proprietà del Demanio”. L’altra struttura è gestita dall’Hotel Mary Srl.
Oltre ad apporre i sigilli alle strutture, le forze dell’ordine hanno notificato gli avvisi di garanzia a sei indagati: si tratta degli amministratori delle società Palazzo Murrano Srl e Hotel Mary Srl, i legali rappresentanti delle imprese esecutrici dei lavori e i tecnici che avrebbero partecipato alla realizzazione delle opere sequestrate.