“Dopo dieci anni si continua a offendere gravemente la memoria di Ciro Esposito. A rendersi autori di questo terribile gesto sono i tifosi della Roma, che domenica nel match di serie A contro il Monza, hanno esposto in curva Sud uno striscione che ritrae Daniele De Santis, l’ultras giallorosso condannato in via definitiva per l’omicidio proprio di Ciro Esposito”. E’ quanto scrivono in una nota congiunta Pasquale Di Fenza, consigliere regionale della Campania, e gli avvocati Angelo e Sergio Pisani, legali della famiglia Esposito che chiedono provvedimenti, in particolare la chiusura della curva Sud, cuore del tifo giallorosso.
“Com’è possibile – si chiedono – che gli ultras della Roma abbiano potuto introdurre ed esporre uno striscione di questo calibro. È inaccettabile che gli organi preposti al controllo lo abbiano consentito. In uno stadio di calcio dove a farla da padrone dovrebbero essere il divertimento e la sana competizione è inammissibile che si consenta l’esaltazione di un criminale assassino”. “Ci auguriamo che l’A.S. Roma – prosegue la nota – prenda nettamente le distanze da quanto accaduto e che le forze dell’ordine individuino i responsabili, anche quelli che hanno omesso di esercitare i dovuti controlli. Intanto però serve un segnale importante: la Curva Sud va chiusa, siano individuati i responsabili e venga loro applicato il Daspo previsto per chi introduce negli stadi striscioni che incitano alla violenza. La Lega prenda atto di questo terribile gesto, c’è un’immagine che non lascia dubbi e bisogna dimostrare che negli stadi comportamenti simili non sono tollerati. Ancora una volta rinnoviamo la nostra solidarietà e vicinanza ad Antonella Leardi, mamma di Ciro, ed a tutta la famiglia Esposito che a distanza di anni continuano a subire attacchi alla memoria del giovane tifoso azzurro”.